LBA - Olimpia Milano e le giovanili, Catalani: "Stiamo investendo molto sui nostri ragazzi"

LBA - Olimpia Milano e le giovanili, Catalani: "Stiamo investendo molto sui nostri ragazzi"
© foto di ciamillo

Intervistato da Piero Guerrini su “Tuttosport”, il coach del settore giovanili dell’EA7 Emporio Armani Milano Michele Catalani ha parlato dell’en plein della sua Olimpia Under 19 tra IBSA Next Gen Cup 2023/24 e Finali Nazionali appena conquistate, con un gruppo composto da tanti giocatori sotto età: “È stata una scelta un po' particolare, dettata dal fatto che ci sembravano ragazzi pronti e dunque con la possibilità di avere un paio di anni di vita nella categoria, per maturare attraverso sfide più grandi”.

Milano sta investendo molto sul settore giovanile: “È un programma nuovo voluto da Ettore Messina all'inizio della scorsa stagione con l'intendo di dare un'impronta un po' diversa, un impulso. Dopo un anno di transizione si cominciano a vedere i primi risultati. Siamo molto concentrati su programmi individuali di sviluppo. Abbiamo tanti prospetti di alto livello nelle annate successive. E vogliamo proporre loro un percorso di crescita importante. Ora ci apprestiamo a giocare con lo stesso gruppo le Finali della Next Gen di Euroleague e per questo ci presenteremo alle contemporanee finali Under 17 con una squadra un po' meno competitiva. Riteniamo sia più importante facciano un'esperienza unica, con i migliori in Europa. Cominceremo dal Real Madrid, si giocheranno tre partite di girone e le vincenti dei due gruppi avranno la finalissima. In un ambiente unico, a Berlino nella settimana della Final Four. È una scelta precisa, identitaria”.

Alle Finali Nazionali Under 19 in semifinale sono arrivate quattro settori giovanili di club di Serie A: “Ci sono club, non soltanto Tortona, Pesaro e Varese con programmi molto interessanti, penso a Reggio Emilia che hanno colto l'importanza di avere settori giovanili degni di nota. Ci sono altre realtà molto importanti, mi vengono in mente College Borgomanero e Orange Bassano, ma è evidente che per possibilità, potenzialità, strutture e servizi le società di Serie A hanno più mezzi. E per i giocatori di talento è più facile confrontarsi ad alto livello. La discriminante è la qualità del progetto”.