Mobyt, manca un po' di esperienza per fare il colpo a Matera

Fonte: Ufficio Stampa Pallacanestro Ferrara
coach Furlani
coach Furlani

Manca ancora qualcosa per venire a casa da un campo super tosto come quello di Matera con una vittoria. Manca ancora un po’ di capacità di giocare insieme, un po’ d’esperienza, un po’ di scaltrezza, un po’ di velocità di reazione davanti alle situazioni tattiche proposte dall’avversario. Peccato, perché sarebbe bastato un pizzico di tutto questo per continuare la striscia vincente.
La Mobyt, dopo un buon inizio, ha subito l’aggressività difensiva di Matera, prendendo un parziale devastante di 17-2 nella seconda parte di primo quarto. Poi, con intensità e voglia, con faccia tosta e talento, ha iniziato il recupero e se l’è giocata fino alla fine.
Dell’inizio incoraggiante s’è detto. Jennings in tap in, risponde Austin da tre. In generale, più attacco che difesa. Jennings sugli scarichi, poi il capitano in transizione, per il +5. Matera recupera subito con i punti di Iannuzzi, e riparte di slancio sfruttando le difficoltà offensive di Ferrara. Parziale pesante di 11-0 per i lucani. Austin si porta Spizzichini sotto canestro, e lì va a colpire. Iannuzzi muove i piedi alla grande, e i lunghi estensi non lo tengono. Perde ritmo la Mobyt, lo acquista la Bawer, che vola via. Il problema è che Ferrara ha segnato solo 2 punti in 6 minuti, passando dal 12-7 al 14-24: parziale devastante!
Il fatto è che Casadei ha la mira storta, e anche sotto canestro gli spazi sono stretti. Le insicurezze nell’attaccare non permettono di essere duri e cattivi nella propria metà campo. In un quarto complessivamente modesto, dove entrambe perdono il filo, un po’ di energia in casa Mobyt la danno Infanti e Bottioni, bravi sulle linee di passaggio e coraggiosi nel costruire gioco. Tanto basta per non far scappare gli avversari. Il -8 all’intervallo è quasi un affare, con Casadei e Ferri ancora fuori partita e Mays al piccolo trotto, ma ci si poteva anche riavvicinare di più. 
Il secondo tempo comincia con due brutte palle perse Mobyt. Fortuna che la Bawer non fa meglio. I lunghi provano ad essere aggressivi contro Iannuzzi, ma si caricano di falli (tre precoci per Jennings e Benfatto). Si svegliano gli esterni: bombe in successione per Mays e Ferri. Ferrara a -2. Ma arriva subito la doccia fredda del quarto personale di Benfatto. Niente paura. Triplone da lontanissimo di Mays, e la truppa di Furlani si ritrova con la testa avanti (34-33). Anche capitan Ferri regala il bis da lontano, quindi il tris, ma poi è quarto fallo anche per Jennings e Pipitone (lunghi decimati, si deve andare con Andreaus da “quattro”). C’è da soffrire. Sul finale di quarto, fa ancora male Vico (sempre lui!). Al netto delle buone cose e delle difficoltà, la Mobyt è in partita.
Sbloccato Mays; sbloccato Ferri; ha le polveri ancora bagnate Casadei. Con intelligenza Daniele non spara alla luna, ma cerca contatti e canestri a più alta percentuale in avvicinamento. E’ il momento dei leader emotivi: Mays di qua (liberi, jump e assistenza, più la tripla), Vico di là (morbido dalla media, più la tripla con fallo). Matera prova a mischiare le carte: Austin da “quattro” tattico. Perfetta parità al 36’ (60-60). Per la Bawer anche il colored è un fattore offensivo, mentre Ferrara perde due brutti palloni: piccolo abbrivio Matera (+7). Fa malissimo la tripla di Cantone, e sul capovolgimento la palla proprio non vuole saperne di entrare (balletto beffardo sul ferro sugli appoggi di Spizzichini e Jennings). La chiude Iannuzzi al termine di una azione di pazienza, visto che gli ultimi assalti biancoazzurri sono un po’ spuntati. 

Racconta la partita con lucidità coach Furlani: “Siamo partiti con spazio, facendo qualche buona giocata, ma poi è venuta fuori l’intensità difensiva di Matera. Siamo stati bravi a recuperare, e ce la siamo giocata punto a punto. Ma per vincere qui serviva la partita perfetta, e non l’abbiamo fatta. Nei momenti decisivi loro sono statui bravi a giocare su alcune situazioni, noi un po’ polli a regalare la palla su due rimesse; e poi è onestamente uscita fuori anche la qualità tecnica di Vico e la loro maggiore esperienza. Il black out nel primo quarto? Matera difendeva sulle linee di passaggio, sporcando le giocate: noi, un po’ da educande, ci siamo lasciati irretire e abbiamo perso ritmo”.
Sollecitato su alcune singole prestazioni, Furlani spiega: “Non siamo riusciti a mettere in partita Benfatto, e lui onestamente ci ha messo un po’ del suo; in più è stato pesantemente condizionato dai falli. Però è anche vero che Iannuzzi è un avversario difficile da affrontare. Mays? Iniziano a conoscerlo, e si adeguano. Deve capire che non può fare tutto di forza tecnica, a volte deve appoggiarsi sui compagni; oggi ad esempio è stato meno efficace sul penetra e scarica, ma anche per meriti della difesa di Matera. Casadei? Un inizio di stagione al quale lui stesso non era abituato, anche a causa di un piccolo problema fisico. Ma non mi preoccupo: Casa ha l’esperienza, ma maturità e l’intelligenza per ripartire di slancio”. 

BAWER MATERA: Vico 10, Iannuzzi 16, Rezzano 1, Sacco ne, Maganza 4, Bolletta, Toscano, Jones 16, Cantone 5, Austin 21. All.re Benedetto.
MOBYT FERRARA: Bottioni, Spizzichini 6, Ferri 14, Casadei 6, Infanti 5, Benfatto 4, Andreaus 4, Pipitone, Jennings 14, Mays 14. All.re Furlani.