Curioni e il nuovo corso Assigeco: «I giovani? Non soltanto per la crisi»

03.10.2013 10:07 di  Luca Mallamaci   vedi letture
Fonte: il Cittadino di Lodi
Franco Curioni, pres Assigeco
Franco Curioni, pres Assigeco

CODOGNO Quella strana agitazione che da giorni aumenta progressivamente i battiti del cuore di Franco Curioni è di facile decifrazione. Il patron dell'Assigeco, come tutti dalle parti del "Campus", è impaziente per il "countdown" che scandisce le ultime ore alla vigilia della prima palla a due della stagione. Domenica scatta la regular season della LegaDue Silver e per la squadra di Andrea Zanchi il calendario prevede subito una delle trasferte più disagevoli ad Agrigento.

C'è una fervida attesa di vedere all'opera il gruppo rossoblu, assemblato secondo precise convinzioni tecniche e rigorosi confini di budget. «Beh, il convitato di pietra è la situazione economica del nostro Paese che inevitabilmente si riflette sullo sport: la profondissima crisi è il primo fattore da prendere in considerazione - analizza Curioni a pochi giorni dal via della stagione -. In simili condizioni non è facile andare avanti, specialmente se da solo come capita a me: non nascondo che se la situazione dovesse perdurare, a fine anno dovrebbero essere riviste tante cose. Al momento ci diamo dentro con entusiasmo, ringraziando il supporto della Banca Popolare di Lodi, della Fondazione Bpl e dell'amico Osvaldo Rosa dell'Assigeco».

La convinzione di spalancare le porte della prima squadra ai talenti del vivaio sembra comunque indipendente dal budget: «Cercando di mantenere un livello minimo ragionevole dal punto di vista tecnico, in effetti anche se avessimo avuto maggiore disponibilità economica avremmo puntato comunque sui giovani. Ci sono quattro "prodotti" di eccellenza del nostro vivaio: Vencato, titolare della Nazionale Under 18, Rossato, azzurro convocato in Indonesia per il Mondiale 3x3, Donzelli, invitato in Portogallo al camp Nba, e Sant-Roos, un ragazzo al quale crediamo da quattro anni. Tutti hanno la chance di mettere sul parquet il proprio talento».

Accanto a loro ci sono anche delle certezze: «Due pilastri del gruppo sono Chiumenti, il capitano, che ancora ringrazio per lo sforzo fatto per venire incontro alle necessità della società dimostrando tanta voglia di rimanere con noi, e Ricci. Abbiamo preso Masoni, un play di categoria superiore per aiutare a crescere gli “sbarbati”, l'ala Bonessio e il pivot Quarisa. Gli stranieri, nella logica della struttura di basket pensata per la squadra, sono sul perimetro».

Con quali aspettative l'Assigeco approccia la nuova LegaDue Silver? «Puntiamo diritti alla salvezza con l'intenzione di valorizzare le nostre giovani speranze. Non è semplice fare previsioni perché l'ingresso degli stranieri inevitabilmente modifica i contorni delle varie realtà. Abbiamo fiducia nel lavoro che è stato fatto: negli anni passati ci si attendeva di stare a certi livelli, adesso è tutto da scoprire. Centrare i play off sarebbe un'impresa: sappiamo solo che c'è da lavorare tantissimo. D'altronde la squadra ha un'età media di 22 anni e tanti margini di crescita».

Zanchi ha già evidenziato le difficoltà della stagione: «Il coach è molto bravo, dovremo aiutarlo in ogni modo per permettergli di allenare con serenità, senza pressioni, per dare il meglio contro le inevitabili difficoltà della stagione. Interverremo nel caso in cui dovessimo andare in crisi, se il budget lo consentirà, ma non credo che ce ne sarà bisogno. Andiamo avanti con spensieratezza per vedere all'opera i nostri quattro giovani, sapendo che ce ne sono almeno altri tre pronti a entrare in prima squadra tra un anno».

La Lega nazionale pallacanestro si è data struttura e profilo adatti a gestire i tanti cambiamenti decisi in estate: «Anni fa sono stato a capo della Lnp - conclude Curioni -, conosco bene oneri e fatiche. Auguro buon lavoro e in bocca al lupo alla presidentessa Graziella Bragaglio».

Luca Mallamaci