Valenza: “Trasolini sarà la sorpresa del campionato”

Si lavora sotto traccia per la risoluzione contrattuale tra Avellino e Lakovic. I ritardi nell’ottenimento dei visti potrebbero far slittare l’inizio del raduno dei biancoverdi.
18.08.2014 15:02 di  Massimo Roca   vedi letture
Fonte: Il Mattino
Valenza: “Trasolini sarà la sorpresa del campionato”

Il feeling particolare tra Avellino e la Three Men Management si conferma anche in questa stagione. L’agenzia Sbezzi-Valenza-Sorrentino resta partner di mercato importante sia direttamente che tramite la Bda, agenzia internazionale che fa capo a Rade Filipovich di cui Marco Valenza cura gli interessi per l’Italia. Dopo la conferma di Vitucci e di Cavaliero, gli addii di Spinelli e Dragovic, arrivano Cortese e Trasolini, mentre resta in piedi la questione Lakovic. Sull’argomento Valenza non si sbottona più di tanto: “Lakovic è un giocatore di Avellino. Sembrerà strano, ma al momento non c’è nulla di concreto”. La sensazione è che, sebbene in ritardo, siano iniziate le grandi manovre, sia sul fronte del giocatore (qualcuno ha già bussato alla porta di Filipovich per chiedere informazioni), sia da parte di Avellino. Si attende la formalizzazione di una proposta ufficiale per arrivare ad una risoluzione del rapporto. In questo i ritardi sulla questione visti potrebbero sortire un duplice effetto. Quello di posticipare di qualche giorno la data del raduno del 25 agosto e di concedere qualche giorno in più per chiudere il rapporto con lo sloveno evitando peraltro gli imbarazzi per una sua convocazione. Intanto si attende il ritorno di Cortese e l’arrivo dell’italo-canadese Marc Trasolini, Valenza è pronto a fare la sua scommessa: “Marc sarà la rivelazione del campionato. E’ un ragazzo di qualità con intelligenza cestistica ed etica lavorativa. Generalmente i giocatori americani con queste caratteristiche compiono un deciso passo in avanti nel secondo anno da professionisti”. Trasolini, come anche un altro assistito della Bda, l’ex Linton Johnson (a breve italiano per matrimonio), nonché il neo play di Napoli, Jarrius Jackson, costituiscono una casistica particolare: quella degli stranieri di passaporto italiano non equiparati ad italiani di formazione in quanto tesserati da italiani dopo il 12 aprile 2012. Sono quindi tesserabili solo in quota comunitari. Sulla vicenda si è espresso anche il Consiglio di Stato lo scorso giugno accogliendo il ricorso del cestista Chauncey Campanaro. In seguito alla separazione dei genitori, il giovane figlio d'arte, per effetto di una sentenza americana, fu costretto a rimanere negli Stati Uniti fino alla maggiore età. Rientrato in Italia, gli fu negato il tesseramento con la squadra di Venezia, in quanto non aveva disputato i quattro anni dei campionati giovanili necessari alla “formazione italiana”. Per quanto il presidente della Fip, Petrucci, abbia minimizzato la questione, la sentenza potrebbe aprire un nuovo fronte. Essa si aggiunge alle norme sui tesseramenti ritenute dall’Unione Europea troppo penalizzanti per i comunitari. Sull’argomento Valenza ha la sua opinione: “Personalmente non consiglio a nessuno dei miei assistiti di restar fermo un anno e ricorrere alla giustizia ordinaria. Quando i tribunali hanno messo il naso in vicende sportive ci sono sempre stati terremoti. Basti pensare alla sentenza Bosman. C’è la necessità di tutelare gli italiani tenendo però presente che chi è bravo trova posto a prescindere. Allo stesso tempo c’è l’esigenza di rivedere una norma, quella della formazione, che determina delle piccole mostruosità. Atleti stranieri che arrivati a 14 anni in Italia diventano italiani ed atleti italiani (è il caso del nostro assistito Alessandro Mancin) che solo perché hanno iniziato in ritardo rischiano di non giocare da italiani se non in forza a delle deroghe.