Sidigas quasi fatta, il top player sarà Lakovic

Nevola conferma il sì dello sloveno. Cavaliero ed Hunter i prossimi colpi. Ok Ivanov e Richardson. Dean estende fino al 2015
24.07.2013 12:08 di Massimo Roca   vedi letture
Fonte: Il Mattino
Antonello Nevola
Antonello Nevola

Finalmente è nato. Non stiamo parlando del royal baby, ma dell’accordo tra Sidigas Avellino e Jaka Lakovic. Il campione sloveno, al di là di comunicazioni ufficiali che si fanno attendere, ha confermato il suo matrimonio con la Sidigas attraverso il sito sloveno kovarska.si. Un’interpretazione autentica, direbbero i giuristi, che potrebbe aprire la strada al completamento del mosaico biancoverde. Il dg Antonello Nevola conferma gli echi rimbalzati dalla Slovenia: “Abbiamo un accordo con lui. C’era da mettere a posto dei dettagli tenendo conto di una disciplina contrattuale variata. C’è sempre stata la volontà di entrambe le parti di giungere ad un accordo. E’ stato un sacrificio ed allo stesso tempo un regalo che la società ha voluto fare a se stessa ed alla tifoseria”. La sua ufficializzazione sarà la prima di una lunga serie. Forse si smorzerà anche qualche critica: “La bontà di una squadra non si può giudicare in base ai tempi di allestimento. Le scelte vanno fatte con i giusti tempi. Nei prossimi giorni si capirà che siamo nella fase terminale del nostro mercato”. Il roster appare già delineato. Al fianco dello sloveno, confermati Dean, per cui si sta trattando anche un’estensione contrattuale, Richardson ed Ivanov. Il bulgaro ricoprirà entrambi i ruoli sotto le plance dove il big man dovrebbe essere Othello Hunter. Si parla di un contratto già sottoscritto da parte del cestista in attesa di passaporto liberiano ma che sarà tesserato da americano. Il dirigente irpino però precisa: “E’ sicuramente il primo nome sulla lista. Al momento non c’è un accordo. Stiamo operando una valutazione complessiva del reparto lunghi”. La sensazione è che l’affare si farà. Le alternative non sono al momento piste calde: Sharrod Ford, ma soprattutto Chevon Troutman. Sull’ex biancoverde Nevola è chiaro: “E’ un buon giocatore che gode della stima dello staff tecnico. Non c’è una trattativa in essere. E’ un nome su cui pesano delle situazioni ambientali particolari. Non sono determinanti nella scelta, ma sicuramente sono aspetti che non si possono trascurare”. In questa ottica anche il ruolo del terzo lungo risulta determinante. Vitucci stima Dragovic, ma si valutano le alternative. Come quella dell’americano di passaporto italiano, Craig Callahan, reduce da due ottime stagioni in Legadue, prima a Brindisi, poi a Barcellona: “Dragovic rientra per caratteristiche tecniche nell’identikit che abbiamo in mente. Non è il solo nome che stiamo vagliando. Callahan è un’alternativa anche se alla fine potrebbe restare in Sicilia”. Sul tavolo dell’ing. De Cesare è pronto per la firma anche il contratto di Daniele Cavaliero. Il ritorno del triestino aprirebbe la strada alla conferma di Valerio Spinelli: “Abbiamo raggiunto un accordo con Cavaliero. Insieme a Jaka e Valerio completerebbe in modo ottimale il settore play”. A sorpresa potrebbe non restare Paul Biligha. Per lui una possibile cessione in prestito: “Il giocatore è sotto contratto con noi. Parliamo del quarto lungo italiano che avrà un ruolo non di primo piano nel nostro contesto. Di concerto con il ragazzo potremmo operare una scelta differente nell’ottica di garantirgli un percorso di crescita”. Se Dragovic e Biligha dovessero restare, sarebbero ben sette i confermati dalla passata stagione, un autentico record. Il precedente, relativo all’estate 2011 proprio sotto la gestione Vitucci, vide la conferma di sei elementi: Green, Dean, Spinelli, Infanti, Johnson, Lauwers. “Siamo reduci da un finale di campionato buonissimo sia in ottica play-off che final eight. L’idea condivisa è stata quella di ripartire da questa base andando ad inserire i giusti tasselli, individuando un centro con caratteristiche diverse, aumentando la fisicità ed allungando la panchina”. Squadra fatta quindi. Non ci sarà l’atteso top player: “L’operazione Lakovic non deve essere il metro di giudizio economico. Resta l’eccezione all’interno di un budget che è del tutto in linea con quello della scorsa stagione” All’appello manca un 3-4 americano con caratteristiche complementari a quelle di Richardson. Uno dei nomi caldi è quello dell’americano Deron Washington: “Gli ultimi due colpi avranno grande importanza per gli equilibri tattici. Saranno due elementi duttili com’è nella tradizione della squadre che abbiamo già costruito in passato insieme a Vitucci”.