Sidigas, Othello Hunter nel mirino

Il centro ex Sassari potrebbe ritornare in Italia. Si allontana Thomas richiesto dagli isolani. Lakovic tiene ferme le strategie di mercato degli irpini
10.07.2013 17:19 di Massimo Roca   vedi letture
Fonte: Il Mattino
Sidigas, Othello Hunter nel mirino

Con i piedi in America ma con la testa in Europa. Questo potrebbe essere il titolo dell’avventura di coach Vitucci e del ds Antonello Nevola alle summer League di Orlando e Las Vegas. Si, perché le idee a questo punto dovrebbe essere già chiare al di là di quanto potrà offrire la vetrina americana. La pietra angolare resta la conferma di Lakovic che proprio ieri ha festeggiato il suo 35-esimo compleanno. Sia sulle colonne del nostro giornale che ai microfoni di Sky Sport, Nevola si è dichiarato fiducioso della positiva conclusione della trattativa. Un’eventuale fumata nera sconvolgerebbe qualsiasi strategia di mercato già preconfezionata. La chiave per accendere la fiamma in casa Sidigas resta quella del regista. Al momento non si intravedono alternative. Almeno dello stesso spessore. L’unica potrebbe essere quella di chi ha contribuito alle fortune di Varese e Vitucci: Mike Green. In quel caso c’è da vincere la forte concorrenza delle sirene russe. Avellino vorrebbe spendere gli altri due visti per extracomunitari, oltre a quello per Dean, nel ruolo di tre e di cinque, ma prova a cautelarsi da eventuali sorprese prendendo in considerazione l’ipotesi Othello Hunter nel ruolo di centro. L’americano è in possesso di un prezioso passaporto liberiano. La Sidigas spenderebbe uno degli otto visti per giocatori non UE, ma lo impiegherebbe da comunitario in accordo con il trattato di Cotonou. Dopo l’esperienza agli Atlanta Hawks in Nba, il lungo classe ’86 ha giocato in Grecia prima di approdare a Sassari nella stagione 2010-2011. Positiva la sua esperienza in Italia: 14,8 punti di media con il 59,4% da 2 e 7,8 rimbalzi a partita. Nel settembre 2011 ha firmato per i cinesi dello Shandong. Nel febbraio del 2012 è passato agli ucraini dell’Azovmash Mariupol, squadra allenata da Luca Bechi. E’ reduce dall’esperienza in Spagna a Valladolid (13,3 punti e 6,8 rimbalzi di media) che ha chiuso anticipatamente in febbraio a causa dei problemi economici degli iberici. Ha poi fatto tappa in Cina con allo Jiangsu (23,8 punti e 13,9 rimbalzi a gara). E’ un cestista non dissimile per caratteristiche da Brian Dunston, oggi ricercato da mezza Europa e che Vitucci ha avuto quest’anno a Varese. “Siamo in fase di studio. Non c’è un accordo definitivo” conferma Massimo Iacopini, agente italiano del giocatore che ha tutta l’intenzione di riscattare l’infausta esperienza legata al caso del passaporto di Dwight Hardy. Hunter è reduce dall’esperienza al Valladolid dove ha avuto numeri di tutto rispetto: “In rapporto alle cifre dell’Acb, notoriamente non elevate, quelle di Othello sono state senz’altro buone”. La conoscenza reciproca tra Vitucci e Iacopini che hanno condiviso cinque anni di lavoro insieme a Treviso, potrebbe far decollare la trattativa. Così come la volontà del giocatore di riabbracciare il Belpaese dopo l’esperienza positiva di Sassari. E’ lo stesso agente a confermarlo: “Hunter vorrebbe ritornare in Italia e sarebbe lieto di farlo proprio ad Avellino”. La trattativa farebbe intravedere anche l’ipotesi di piano B in cui la posizione dello stesso Ivanov non sarebbe più così certa. Del resto l’accoppiamento con il bulgaro e con un “tre” alla Omar Thomas sarebbe alquanto problematica per le caratteristiche interne del terzetto. Proprio la trattativa per il ritorno in Irpinia di Thomas sembra si sia arenata sulle spiagge della Sardegna. Si, perché gli isolani, dopo la conferma di Drake Diener ed il colpo Marques Green, hanno tutta l’intenzione di costruire una colonia di ex biancoverdi. Linton Johnson è ad un passo dalla firma e su Omar Thomas l’interesse è forte. Un’operazione di alta sartoria: Black Jesus calzerebbe a pennello nel disegno sassarese al fianco di un back court piccolo, di un pivot delle caratteristiche del “Presidente” e di un “quattro” che tradizionalmente coach Sacchetti ama scegliere con vocazione perimetrale. L’identikit dell’ala piccola delineata da Nevola, fisica e con doppia dimensione aveva lasciato supporre anche ad un possibile interessamento per il francese Diawara. L’atleta è in uscita da Venezia, ma sembra vicino a firmare con un’altra formazione italiana.