Sassari è anche un successo imprenditoriale

04.07.2015 10:21 di  Alessandro Luigi Maggi   vedi letture
Fonte: dinamobasket
Sassari è anche un successo imprenditoriale

Grande successo per l’incontro annuale con le aziende che hanno affiancato la società in questa annata storica culminata con la conquista del titolo di Campione d’Italia a chiudere la triplete con Scudetto, Supercoppa e Coppa Italia.

L’appuntamento annuale.  Si è svolto questa sera nella suggestiva cornice delle Tenute Sella & Mosca il “Dinamo Sponsors & Partners Meeting 20015”: per il secondo anno consecutivo è andato in scena l’importante momento di incontro, confronto, analisi dei risultati e futuro sviluppo comune, organizzato dalla società del presidente Stefano Sardara con tutte le aziende che hanno affiancato e supportato la Dinamo durante questa stagione memorabile. Il numero uno biancoblu ha presentato una relazione sui dati stagionali, con particolare attenzione alla visibilità dei marchi delle aziende che hanno sposato il progetto Dinamo, analizzandone gli straordinari risultati raggiunti già prima della storica finale scudetto chiusasi poi con l’assegnazione del titolo di Campione d’Italia alla compagine biancoblu.

Il meeting. A fare gli onori di casa Antonio Posadinu, direttore delle relazioni esterne di Sella & Mosca: “Buongiorno a tutti, buongiorno campioni. Siamo qui a celebrare un anno speciale che è già nella storia, arrivato forse in maniera inaspettata e sorprendente. Credo che il merito del risultato sia di Stefano Sardara e del suo staff: lui stesso ha affermato di aver centrato obiettivi in anticipo rispetto al progetto del 2018. Il risultato sportivo è sotto gli occhi di tutti, da apprezzare e credo ne parleremo ampiamente. Da sponsor voglio sottolineare due cose: dal punto di vista sportivo _come detto_ è già storia d’altro canto all’indomani della vittoria mi sono domandato se fossi all’altezza di questo risultato. Credo sia importante ampliare il progetto societario, partecipando attivamente; quello che è stato creato in questi anni è importante, un esempio e un valore di crescita sul territorio. L’invito è di veder crescere la società, non solo dal punto di vista sportivo, per realizzare davvero tutti i progetti in cantiere: questo deve essere l’obiettivo di tutta la regione, portandola al livello di professionalità che merita ”.

Prima dell’intervento del presidente Stefano Sardara sullo schermo allestito nell’Auditorium delle Tenute Sella&Mosca un emozionante video con le immagini della stagione appena conclusa, dalla conquista della Supercoppa, lo scorso ottobre, alla seconda Coppa Italia, vinta a Desio a febbraio, fino ai brividi di quella magica Gara 7 con la vittoria del primo, storico, scudetto vinto al PalaBigi lo scorso 26 giugno. Immagini cariche di emozione e orgoglio, momenti di festa, frangenti destinati a restare nella memoria collettiva.

La parola dunque al presidente Stefano Sardara che ha tradito l’emozione di questa incredibile annata. “Che dire? Tanta roba: credo che questo video abbia ben rappresentato bene la stagione sportiva. È difficile analizzare la stagione da un punto di vista aziendale senza essere coinvolti dal risultato sportivo. Ma noi abbiamo deciso di analizzare i risultati ante e post la vittoria dello scudetto. Le riflessioni sulla strada fatta ci fa capire che, se ci soffermiamo scopriamo, monitorando la Sardegna, di avere delle eccellenze che neanche sappiamo di avere, che sono molto più di quelle che pensiamo di avere. Se avessimo consapevolezza dei nostri mezzi forse non faremmo né i pescatori né gli allevatori, ma abbiamo una cultura particolare”.

La relazione del presidente biancoblu si apre con la celebre frase di JFK, pubblicata proprio da Sardara sui social network in un momento delicato della stagione: “Abbiamo deciso di andare sulla luna in questo decennio e di impegnarci anche in altre imprese, non perché siano semplici ma perché sono ardite, perché questo obiettivo ci permetterà di organizzare emettere alla prova il meglio delle nostre energie e delle nostre capacità, perché accettiamo di buon grado questa sfida, non abbiamo intenzione di rimandarla e siamo determinati a vincerla, insieme a tutte le altre” John Fitzgerald Kennedy (Discorso alla Rice University, 12.09.1962). Al patron biancoblu il compito di iniziare ad elencare i numeri significativi di questa annata partendo dagli ascolti: “Gara 7 di finale tra  Reggio Emilia e Sassari del 26 giugno ha avuto 1.330.000 spettatori di media e share medio di 6.4% sulla terza rete nazionale. Il confronto è con la Spagna: quest’anno la sfida  più attesa della Liga Endesa tra Real Madrid e Barcellona ha avuto una media spettatori di 880.000. Quando abbiamo iniziato questo progetto abbiamo puntato al 2018 per il raggiungimento degli obiettivi; se escludiamo Siena e Treviso (che sono scomparse dal panorama) Sassari è la società più vincente degli ultimi dieci anni. A livello societario e aziendale dobbiamo quindi tenere un target all’altezza di quello che abbiamo realizzato”.

Nell’analizzare il percorso fatto in questi mesi Sardara ha ripercorso la stagione attraverso le immagini simbolo della sua apertura con la presentazione della squadra 2014/2015, tenutasi lo scorso settembre proprio nelle Tenute Sella &Mosca, passando quindi per le tappe fondamentali di questa annata. “Dopo il precampionato, c’è stato il grande debutto in Eurolega: il nostro esordio è stato un’esperienza molto formativa, un vero master universitario. Oggi coach Sacchetti non è qui perché impegnato proprio a Barcellona nel meeting degli allenatori. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto, “Ca semus prus de unu giogu” racchiude perfettamente la nostra filosofia: vogliamo essere molto più di una partita di pallacanestro e questa è una mentalità che anche la massima competizione europea abbraccia”. Particolare menzione al settore giovanile biancoblu, la cantera di talenti che cresce i futuri giocatori con il coinvolgimento di centinaia di bambini e ragazzi, non solo durante l’anno ma anche nei seguitissimi camp estivi. Altra pedina importante del progetto Dinamo è la Dinamo Lab: “Quest’anno abbiamo iniziato la serie B del basket in carrozzina, vincendo 15 partite su altrettante disputate, conquistando imbattuti la promozione nella massima serie. L’anno prossimo avremo due squadre in serie A, una cosa che ci riempie di orgoglio”. Strettamente legata alla Dinamo Lab c’è l’immensa attività della Fondazione Dinamo, presieduta da Carlo Sardara: “La finalità della Fondazione è sostenere le persone che si trovano in difficoltà nel loro percorso _ha spiegato il numero uno Sardara_  troviamo fondamentale usare la nostra visibilità per fare del bene e porre l’accento sulle problematiche del territorio facendo tutto ciò che è in nostro potere. Per questo il nostro GM Pasquini fatica a trovare i giocatori, ci vogliono ragazzi con la testa Dinamo basti pensare che quest’anno abbiamo fatto 65 eventi, coinvolgendo 60 ragazzi. Il progetto One Team nelle sue due edizioni ci ha permesso di coinvolgere i ragazzi dell’Istituto Comprensivo San Donato in un percorso di crescita e avvicinamento al basket. Con la collaborazione di oltre 30 partner abbiamo coinvolto circa 3000 ragazzi nelle attività della Fondazione”.

Particolare rilievo è stato dato al Dinamo World, composto dagli Store e dal Food and Beverage: ”Oltre allo Store e alla Club House quest’anno la famiglia si è allargata con i nuovi locali biancoblu PiaDinamo - PizzaHouse e DinaMex, ampliando la nostra offerta: ormai il merchandising è una fetta del nostro bilancio anche se non vogliamo campare di questo. È stata inaugurata anche la Dinamo Lounge all’aeroporto di Olbia Costa Smeralda, un punto di accoglienza dedicato, dove non solo i giocatori ma anche i tifosi possono stazionare o vedere le partite in diretta”.

Spazio anche per gli sponsor, vicini alla società nel lungo percorso dei playoff: ” La collaborazione di alcuni sponsor è stata attiva anche nel corso dei playoff, penso alle maglie fatte ad hoc dal Banco di Sardegna dedicata agli abbonati, o a quelle realizzate da Reale Mutua per Gara 6 e 7. Ichnusa il giorno di Gara 7 si è presentata al PalaBigi con dei cappellini con il tricolore; ci sono stati tutti vicini ad esempio Tirrenia, che ci ha dedicato tanta attrezzatura, Sarlux, Bussu che ha contribuito ad arredare i nostripunti vendita, i padroni di casa della Sella&Mosca che ha fatto una delle più belle pagine di pubblicità, o  Eye sport che ci segue nelle nostre idee. I nostri sponsor ci hanno anche coinvolto in eventi importanti, come l’inaugurazione di un nuovo Supermaket Sigma”.

Sardara ha fatto riferimento all’incontro che si è tenuto all’Università Bocconi lo scorso marzo, nel quale la Dinamo ha mostrato di essere “una realtà che ha dovuto fare sistema in modo che i conti quadrassero, archiviando il vecchio modello del magnate su cui pesava tutta la gestione: quel tipo di modello che richiede proprio l’Eurolega, una società che sta in piedi da sola”.

Doveroso il passaggio sul popolo biancoblu, benzina dell’entusiasmo biancoblu: “i tifosi sono il nostro primo sponsor _ha ribadito Sardara_ non ce ne voglia nessuno ma sono quelli che ci danno il contributo maggiore in termini di entusiasmo ed energia. Nel grafico che rappresenta la crescita del numero di abbonati negli ultimi dieci anni i dati sono significativi, abbiamo dovuto limitare in questi anni il numero degli abbonati, credo che sia giunta l’ora di fare il palazzetto nuovo”.

Grande rilievo alla campagna di comunicazione portata avanti dalla Dinamo per conto della Regione Sardegna: “abbiamo aperto una campagna di comunicazione con la Regione Sardegna, proponendoci come venditori di spazi: ci siamo messi in gioco, proponendoci come ambasciatori e testimonial di un’isola che è casa nostra. Penso che coinvolgere i miei ragazzi al posto di un qualsiasi testimonial di agenzia abbia un impatto diverso. Abbiamo replicato il  concorso Ti Aspettiamo in Sardegna 3.0  con l’incremento del 37% dei partecipanti, con la maggioranza dei partecipanti tra i non residenti. Abbiamo avuto centinaia di migliaia di visualizzazioni dei video realizzati, con grandi risultati sui social attraverso condivisioni e rilievo anche da parte delle altre società della massima serie. Abbiamo unito lo sport alla tradizione, il fascino, la cultura, la bellezza e la storia, sappiamo che la Sardegna è molto di più. La Sardegna si è espressa in tutta la sua bellezza anche al PalaSerradimigni con immagini suggestive nei led, nelle piramidi del campo, etc”.

Le vittorie di questa stagione sono dunque molteplici, a partire dai social media: “prima della vittoria dello scudetto sul nostro sito ufficiale ci sono stati 2.100.000 di contatti, siamo consapevoli di avere sui social network una grande forza virale, siamo la seconda società di Italia dopo Milano. Anche i dati di ascolto sono un vero trionfo: nel corso della stagione, prima della finale scudetto, sono state trasmesse 25 telecronache con protagonista la Dinamo Banco di Sardegna, pari a oltre 46 ore di trasmissione; dopo la finale scudetto si è passati a 60 ore di trasmissione con 32 gare totali trasmesse. L’aumento dell’audience è passato dagli 11 milioni del 2013-2014 ai 30 della stagione 2014-15. In Sardegna c’è stato un picco del 64% del share che è indicativo se pensiamo che a Reggio Emilia, coinvolta quanto noi, è stato del 15%: in Italia la pallacanestro ha uno share di 0,75% noi abbiamo toccato il 5%, con ascese incredibili”.

La conclusione della presentazione è sulla filosofia biancoblu: “Dinamo è e vuole essere qualcosa di diverso da una semplice squadra di pallacanestro, vogliamo essere qualcosa in più: non abbiamo il magnate ma abbiamo altre potenzialità. Siamo diventati il simbolo di una terra, riusciamo a comunicare in maniera veloce e incisiva. Il risultato di quest’anno non lo voglio definire irripetibile, ci riproveremo anche l’anno prossimo a centrare grandi obiettivi, ma la società e tutti i voi dovete essere consapevoli che quando si investe in Dinamo si investe in un modo di essere”.

Il presidente ha annunciato anche la madrina della prossima stagione, diversa rispetto allo scorso anno perché Elisabetta Canalis sarà prossima al parto: il compito spetterà all’attrice e comica Geppi Cucciari, agguerrita tifosa biancoblu che durante i playoff ha seguito la squadra in giro per l’Italia.

Chiusura con i ringraziamenti del padrone di casa Antonio Posadinu che ha poi invitato i partecipanti ad una visita dell’azienda e ad un breve rinfresco.