Sassari, Drake Diener: "Voglio migliorare ogni giorno di più: punto al quarto posto"

Parla il vincitore della gara da 3 punti dell'All Star Game: «Sono una persona molto orgogliosa, lavoro ogni giorno per migliorare e fare sempre meglio del giorno prima»
Fonte: Ufficio Stampa Dinamo Banco di Sardegna Sassari
Drake Diener
Drake Diener

Dopo lunghe settimane caratterizzate dal doppio impegno campionato/Eurocup riprendono in Club House i consueti incontri settimanali fra i giocatori della dinamo Banco di Sardegna e i giornalisti di carta stampata, televisione, radio, agenzie e siti internet. E' toccato a Drake Diener, attuale capocannoniere della lega A 2013-2014, ai vertici delle classifiche tiratori da due e da tre punti, perno del roster di coach Meo Sacchetti e fresco vincitore del Three Point Contest all'All Star Game di Ancona. Man-Drake si è come di consueto messo a disposizione degli operatori dell'informazione presenti in sala, pronto a rispondere alle domande sulla sua stagione e su quella della Dinamo Banco di Sardegna. All’All Star Game di Ancona hai dominato la gara del tiro da tre punti «Sono un tiratore, sapevo di essere favorito e giocavo con un po’ di pressione perché sapevo di dover vincere. Domenica ho iniziato male con i primi dieci tiri, per fortuna poi è finita bene con quel 15 su 15. Ora ho raggiunto Travis che ha vinto due anni fa». Ogni stagione che passa giochi sempre meglio «Sono una persona molto orgogliosa, lavoro ogni giorno per migliorare e fare sempre meglio del giorno prima, questo è possibile anche se si ha 32 anni, basta volerlo.». Sabato arriva Roma, inizia la volata finale. «La pausa ci è servita per rifiatare. Ci aspettano quattro sfide difficili contro delle squadre di prima fascia, Roma ha un roster con molto talento e atletismo. Ritroveremo Hosley che è uno dei difensori più forti con cui abbia giocato, ha la capacità di marcare giocatori in ogni ruolo. Vincere è fondamentale, dobbiamo puntare al quarto posto per avere il vantaggio casalingo anche se la scorsa stagione ci ha insegnato che vincere una serie in trasferta non è impossibile».