Reggio Emilia, parla Drake Diener: «Dobbiamo provarci anche se Milano resta la favorita»

L'ex sassarese proiettato vcerso la nuova stagione con la casacca della Grissin Bon
02.09.2014 11:16 di Matteo Marrello Twitter:    vedi letture
Reggio Emilia, parla Drake Diener: «Dobbiamo provarci anche se Milano resta la favorita»

Tre splendide stagioni a Sassari, oi il ciclo si è chiuso in modo naturale. Il presente di di Drake Diener ora è targato Reggio Emilia, come ammette egli steso in una intervista rilasciata al collega della Gazzetta dello Sport Andrea Tosi. La guardia di Fond du Lac non si scompone troppo, ma non nasconde nemmeno sogni ed ambizioni da rincorrere con la nuova casacca.

Ecco i passaggi principali dell'intervista:
 
Il ciclo chiuso «Non è stato facile lasciare Sassari dopo tre anni stupendi, col successo in Coppa Italia, il titolo di capocannoniere e Mvp e la prospettiva di tornare in Eurolega. I miei figli sono nati in Sardegna, per me sarebbe stata la soluzione più comoda rimanere ancora con coach Sacchetti, una specie di padre putativo. Ma il ritiro di mio cugino Travis e il mancato ritorno di molti dei miei compagni dell'anno passato mi hanno fatto capire che un ciclo della mia carriera era finito e dovevo iniziarne un altro»  

Grazie Italia «Quando sarò più vecchio, rifugiandomi nei ricordi, potrò dire di essere stato molto fortunato a venire in Italia per scoprire un mondo che non conoscevo, per me incredibilmente suggestivo. Molti americani devono lavorare tutto l'anno per permettersi una vacanza di 7 giorni nel vostro Paese, io ci vivo da tanti anni e ho trovato il lavoro che ho sempre sognato».

Reggio tra le big «Sulla carta siamo una squadra forte, ma dobbiamo ancora allenarci al completo, per la nostra stagione più che il talento sarà decisivo trovare la chimica. Direi che Reggio rientra nel gruppo di 5-6 pretendenti alla finale. Dobbiamo provarci anche se Milano rimane ancora la grande favorita per il titolo». 

Diener-Kaukenas come Parker Ginobili «E' un paragone forte che mi piace ' anche se io sono bostoniano. Diciamo che la nostra esperienza , può essere molto importante per una squadra giovane come Reggio».

Tiro dopo tiro «Quello che conta è la qualità e la motivazione. Quando mi alleno al tiro non penso ai canestri che ho realizzato nella partita precedente ma a quelli che ho sbagliato. Solo così potrò segnare domani il tiro che ho fallito ieri»  

Belinelli...nessuna sorpresa «Beli ha grande talento e la mentalità del tiratore. Con merito è finito nella squadra giusta al momento giusto della sua carriera. Questo è il segreto del successo del 99% dei giocatori Nba».  

Il futuro? No basket no party «Mio padre oggi è assistente i di mio fratello maggiore Drew al Cardinal Striteli, un college di divisione Naia. , Magari un giorno ci riuniremo tutti e tre nello stesso staff tecnico. Per me è difficile immaginare la vita senza il basket».