Pistoia si presenta e ritira la maglia nr. 7 di Matteo Bertolazzi
Un bel bagno di folla per la Giorgio Tesi Group versione serie A che si è presentata ufficialmente ieri sera a città, tifosi e istituzioni. Con piazza della Sala a fare da cornice all’agile serata condotta dal bravissimo Simone Gai, non sono mancati cori, fumogeni, applausi e tanti, tanti flash per i biancorossi che, fra tre settimane, faranno il loro debutto nella massima serie con la trasferta a Cantù.
Prima di cominciare, non poteva mancare un doveroso ricordo di Matteo Bertolazzi: una clip con le immagini del capitano nei suoi quattro anni in biancorosso ha aperto la serata al grido “tutti pazzi per Bertolazzi”, poi è stato il turno di un ancora visibilmente commosso Roberto Maltinti, che con le sue parole ha fatto capire quanto grande sia il rispetto e la riconoscenza di Pistoia per Matteo. “Bertolazzi è stato come un figlio per me -ha dichiarato dal palco il presidente- e se stasera siamo qui il merito è anche suo. La maglia numero 7 sarà ritirata, e dalla prima di campionato penderà dall’alto del PalaCarrara”. Ivo Lucchesi ha poi parlato di “un ragazzo umile che ha seminato tanto e bene in città, soprattutto con i bambini e i giovani, e che ha contribuito a far tornare a Pistoia la passione e l’amore per il basket”.
Spazio poi per il recente passato, con le immagini della serata trionfale di gara-5 con Brescia, ricordata anche dalle parole del sindaco Samuele Bertinelli: “E’ stata quella la prima occasione in cui, da neofita, mi sono avvicinato al basket, e ne sono rimasto affascinato. La serie A è una grande sfida per tutta la città, e ognuno deve fare la sua parte: squadra, tifosi, ma anche istituzione. Da parte dell’amministrazione comunale c’è la massima collaborazione -ha spiegato il primo cittadino- e questo il Pistoia Basket lo sa: faremo il nostro dovere per permettere a Pistoia di essere all’altezza”. Il sindaco ha poi anche accolto, su proposta del presidente Maltinti, l’idea di intitolare uno dei tanti campini da basket cittadini proprio a Matteo Bertolazzi: altri applausi convinti.
Parola poi a Fabio Fondatori, responsabile marketing dell’azienda Giorgio Tesi Group: “Siamo felici di legare il nostro nome per la terza stagione a quello della massima espressione sportiva cittadina: i primi due anni sono stati ricchi di vittorie e soddisfazioni, speriamo che anche il terzo non sia da meno”.
Prima della salita sul palco dei veri protagonisti della serata, è stata anche la volta del nuovo logo, presentato ufficialmente dall’autrice, la ventunenne Maddalena Carrai: l’orso, simbolo di Pistoia, artiglia con grinta un pallone da basket.
Fra un mare di applausi, e i fumogeni biancorossi della curva Pistoia a fare da sfondo, la serata si è chiusa con giocatori e staff tecnico chiamati sul palco: cori, ovviamente, per gli eroi reduci dall’ultima trionfale stagione (Galanda, Meini e Cortese), ma tanto, tanto entusiasmo anche per i nuovi, a cominciare dai cinque americani (Wanamker, Gibson, Johnson, Daniel e Washington), visibilmente colpiti dall’affetto e dal calore della piazza. “Il pubblico quest’anno avrà un peso ancora maggiore rispetto agli scorsi anni -ha esordito il neo-capitano Gek Galanda- perché di sicuro non mancheranno i momenti duri, e sentire l’affetto e la spinta del nostro sesto uomo, davvero sarà fondamentale. Il nostro obiettivo deve essere quello di crescere e migliorare nel lungo periodo, attraverso il lavoro quotidiano: e in questo ognuno di noi metterà il massimo impegno. I gradi di capitano dopo Matteo e Fiorello? E’ una bella responsabilità, pensando ai ricordi straordinari che Bertolazzi e Toppo hanno lasciato in questa città”. Ovazione poi per Paolo Moretti, il quale, dopo aver simpaticamente “avvisato” il sindaco su una possibile candidatura a primo cittadino proprio di Gek Galanda, ha affermato: “Con Gek, Riccardo e Guido abbiamo voluto mantenere una buona parte dello zoccolo duro della scorsa stagione: sono tre uomini veri, che non tradiranno mai e che saranno una guida dentro e fuori dal campo per una squadra giovane, con tanti ragazzi che affrontano per la prima volta un campionato professionistico di alto livello come la serie A. Allestendo la squadra abbiamo puntato su giocatori con la voglia di fare, di migliorarsi e di dimostrare il loro valore: sappiamo che ci sarà da soffrire, ma l’intenzione di affermarsi anche su un palcoscenico prestigiosissimo c’è da parte di tutti”.