Meo Sacchetti in rima "A Cantù per sfatare il tabù" nel posticipo

Le parole di coach Meo Sacchetti che ha incontrato i giornalisti in vista della sfida con l’Acqua Vitasnella Cantù, avversaria della seconda giornata di campionato.
Meo Sacchetti in rima "A Cantù per sfatare il tabù" nel posticipo

Questo pomeriggio nella Club House societaria di via Pietro Nenni, coach Meo Sacchetti ha incontrato i giornalisti di televisione, carta stampata e agenzie in vista delle imminenti sfide che attendono la sua squadra. Lunedì i suoi ragazzi scenderanno in campo al Pianella per il posticipo della seconda giornata di campionato, dopo la trasferta lombarda la compagine isolana partirà alla volta di Istanbul dove giocherà il primo round della seconda stagione di Euroleague contro il Darussafaka Dogus.

Lunedì giocate a Cantù, cosa vi aspettate?

“Non abbiamo mai vinto a Cantù ci siamo andati molto vicini ma non siamo mai riusciti a portare a casa la partita. Vorremmo sfatare questo tabù al di là dei due punti, conosciamo l’ambiente che ci aspetta e dovremo essere bravi a gestire la partita. Hanno un pubblico caldo che ha sempre spinto la propria squadra. L’Acqua Vitasnella è un team che ha cambiato molto, ha aggiunto giocatori del nostro campionato come Hasbrouk e Laquinton Ross, e hanno anche un buon tiratore, Heslip, che però domenica ha avuto giornata no”.

Come sta la sua squadra?

“Abbiamo ovviamente delle cose da migliorare, credo sia normale dopo solo due partite. Tutte le squadre del campionato in questa fase iniziano a conoscersi e assestarsi; per quanto concerne noi dovremo ripartire dalle palle recuperate e prendere qualche rimbalzo in più per andare in campo aperto. Contro Cremona ci sono stati un paio di rimbalzi sanguinosi”.

Domenica inizia una trasferta lunga una settimana..

“Ci aspetta la prima trasferta lunga della stagione ma conoscete la nostra filosofia, partiamo dalla partita con Cantù: focalizziamo un match alla volta”.

Che impressioni ha avuto dei suoi dopo la partita con Cremona?

“Non ci aspettavamo un impatto così di Alexander, dopo la preseason a spizzichi e bocconi che ha fatto. Sicuramente vogliamo la crescita di tutti i giocatori, individualmente prima e di gruppo poi. Dobbiamo conoscerci meglio. Haynes deve capire che squadra siamo, arriva da sistemi di gioco molto diversi e deve adattarsi, è normale. Stipcevic arriva da un’ottima prestazione agli Europei, non ha certo bisogno di presentazioni, lo conoscevamo già. Varnado lo vogliamo più su tutto il campo, stiamo lavorando bene in settimana, non vogliamo il clone del suo predecessore ma vogliamo che trovi la sua dimensione”.

Che idea, seppur sommaria, si è fatto dopo la prima giornata di campionato?

“È sicuramente presto per tirare le somme del campionato, ho letto di tutto in negativo e positivo dopo appena una giornata, è un momento in cui alcuni giocatori non sono pronti o hanno avuti piccoli problemi e ci sono squadre come Milano che hanno fatto viaggi lunghi. È davvero troppo presto per dare giudizi”.