Lega A - Vuelle Pesaro, tanti appelli ma le scadenze sono in arrivo

Lega A - Vuelle Pesaro, tanti appelli ma le scadenze sono in arrivo

Ario Costa, in predicato di lasciare e trasferirsi in Legabasket dove lo attende una poltrona di direttore generale - carica che non esiste nell'organico ma a discrezione del presidente Egidio Bianchi che permetterebbe all'ex pivot della Scavolini che fu di mantenere il posto nel Consiglio Federale FIP - secondo quanto scrive oggi Camilla Cataldo su La Gazzetta dello Sport non ci si arrende. La giornalista fa un riassunto degli ultimi frenetici giorni a Pesaro per cercare di trovare una soluzione che permetta alla Vuelle di disputare il prossimo campionato 2018-19 di serie A, con lo spettro dell'autoretrocessione (o peggio) se non dovesse comparire un imprenditore.

RISORSE «La Vuelle c’è, c’è sempre stata e ci sarà – assicura il numero uno biancorosso -. È chiaro che i problemi ci sono, oggi Pesaro merita risorse economiche più importanti per affrontare un campionato con maggiore tranquillità e adeguato alle possibilità e alla tradizione di questa città. Chiunque abbia voglia di investire, si faccia avanti». È la missione di Costa: piantare presupposti solidi per sognare ancora. Occorrono aziende a sostegno del progetto. «Il mio dispiacere principale è nel fatto che il 70% delle aziende del Consorzio siano di fuori regione. L’aspetto economico è sicuramente importante, ma non posso neanche dimenticare tutte le contestazioni cha hanno subito i soci dai tifosi negli ultimi mesi. Da noi manca un proprietario. Ma in A-2 andremmo solo per un risultato sportivo, per una retrocessione sul campo, non certo con le carte bollate», chiarisce il presidente del Consorzio Luciano Amadori, che abbandonerà la carica se Costa se ne andrà (ma continuerebbe a versare la sua quota da consorziato) e rimarrà al suo fianco se l’assetto resterà immutato. Appare arduo pensare di individuare due dirigenti in pochissimi giorni, uniti alla copertura per la prossima stagione.

CUORE Si gioca a carte scoperte e chi ha a cuore il bene della Vuelle è stato invitato a rispondere. «La volontà è di iscrivere la squadra alla Serie A entro il 30 maggio, poi vedremo», ha assicurato Amadori. La peggiore delle ipotesi prospettate è quella di consegnare il club al sindaco, ma si spera di non arrivare a tanto. A fare sacrifici da queste parti si è abituati. «Siamo molto preoccupati. Spero che questo gruppo di dirigenti rimanga e che si possa rafforzare», ha detto il primo cittadino Matteo Ricci. Dopo le storiche annate di Valter Scavolini non si trovano imprenditori appassionati, in cerca di visibilità e con un buon conto in banca disposti a succedergli. Eppure si parla di una società sana, senza debiti, con una buona base di consorziati, una storia di oltre 70 anni e un pubblico numeroso. Di scudetti, Coppe, salvezze, giocatori scoperti e lanciati, di scommesse vinte. L’allenatore in carica Massimo Galli soffre e spera: «Mi dispiacerebbe che l’impresa sportiva che abbiamo appena compiuto fosse inutile. Mi auguro che sul territorio e fuori si trovino risorse per il prossimo campionato di Serie A», la chiosa. Il caso non è risolto, ma almeno qualche nube sembra si sia dissolta."