Lega A - “Lata” Ibarra: “Con Cantù lo spirito giusto, Varese la nostra prossima finale”

Lega A - “Lata” Ibarra: “Con Cantù lo spirito giusto, Varese la nostra prossima finale”

Domenica nel successo della Vanoli con Cantù non è sceso in campo, ma il suo apporto Matias Ibarra lo dà in primis tutti i giorni in allenamento, tanto da spingere coach Lepore a elogiarlo nel post partita. “E’ un giocatore importantissimo per l’intensità che mette tutti i giorni in allenamento, nonostante la botta al naso si è voluto allenare a tutti i costi. Questo è lo spirito che mi aspetto da tutti” ha detto di lui il coach biancoblu.

 

Per tutti Lata (“Quando ero piccolo avevo un dente d’argento e i bambini mi chiamavano così riferendosi alle lattine delle bibite” ha spiegato lui), ieri il playmaker argentino arrivato a metà febbraio dalla Bondi Ferrara è stato ospite a Basket & Co. su Cremona 1. “Contro Cantù – ha detto Ibarra – siamo stati molto aggressivi in difesa e concentrati in attacco nella prima parte di gara, prima di subire un po’ il loro ritorno nel terzo quarto fino all’ingresso di Kuba (Wojciechowski, ndr) che ci ha permesso di aprire il campo e fare meno fatica, fino a prenderci due punti importantissimi per il nostro percorso salvezza”.

 

Una vittoria che deve dare fiducia, ma non spegnere il senso d’urgenza che serve per recuperare ancora due punti su Pesaro nelle ultime due giornate della stagione. “Aria più leggera? Solo per poco tempo, già da martedì siamo tornati in palestra con l’obiettivo di restare concentrati e lavorare in vista di Varese, la nostra prossima finale. Abbiamo anche chiesto al coach di riprendere martedì mattina, come sempre fatto, perché se è vero che in questa fase di stagione il riposo è importante, non vogliamo cambiare le abitudini visto che la salvezza è ancora tutta da conquistare”.

 

Salvezza che passa anzitutto dalla trasferta di Varese: a Masnago, nella propria storia, in Legadue come in Serie A, la Vanoli non ha mai vinto. “Giocheremo su un campo difficile, e dovremo ripartire dal buon approccio avuto nel primo tempo con Cantù per potercela giocare. Non possiamo che pensare a noi stessi per raggiungere la salvezza, e sono convinto sia alla nostra portata perché da quando sono arrivato ho trovato il giusto spirito di squadra, in campo in e spogliatoio. La squadra c’è, tutti hanno l’atteggiamento giusto per uscire da questa situazione”.