Lega A - Brescia matricola diventata grande. Diana: 'Adesso sappiamo cos'è la serie A'

Fonte: via legabasket
Lega A - Brescia matricola diventata grande. Diana: 'Adesso sappiamo cos'è la serie A'
© foto di foto pasquale cotugno

La neopromossa è diventata grande. Dopo un apprendistato un po' faticoso (cinque sconfitte nelle prime sei giornate) Brescia sembra aver preso le misure alle serie A. Tre le vittorie consecutive infilate dalla Germani, che il botto più grosso lo ha fatto domenica interrompendo la marcia dei vice campioni d'Italia di Reggio Emilia, imbattuti da quasi due mesi (nella foto l'esultanza di Luca Vitali). Coach Andrea Diana, dai suoi risposta migliore non poteva ottenere. "E' stata una partita combattuta, tirata e secondo me anche bella da vedere. Reggio la conosciamo tutti, è una delle big del campionato e non perdeva da sette partite. Direi che le chiavi sono state due, la fiducia cresciuta grazie agli ultimi successi con Brindisi e Varese e la voglia di riscattare l'ultima sconfitta casalinga con Capo d'Orlando. Non ci siamo disuniti quando loro con la zona hanno rotto un po' i nostri ingranaggi tornando avanti nel finale e siamo stati bravi a portare a casa la vittoria". La terza consecutiva, striscia che segue un inizio non facile. "Dovuto a diversi aspetti. Squadra nuova, campionato nuovo e di livello più alto, serviva a tutti un po' di rodaggio. E poi non ci ha aiutato il calendario. Nelle prime otto giornate siamo andati in trasferta cinque volte e nelle quattro sconfitte di fila abbiamo affrontato Sassari, Milano e Avellino, non proprio le ultime arrivate. C'è voluto un po' di tempo per prendere le misure". Basket, serie A: Brescia-Reggio Emilia 93-88 Condividi Tempo che è servito anche per vedere all'opera il miglior Landry. "Lui, Vitali e Moss sono i nostri tre pilastri. Con Marcus sapevamo di prendere un giocatore di grande talento ed esperienza in un ruolo, quello di ala forte, per me fondamentale. Il mio 4 ideale è un giocatore bravo ad aprire il campo e pericoloso al tiro. Nelle ultime partite ha alzato notevolmente il suo rendimento (nei tre successi consecutivi viaggia a 23,3 punti di media, ndr). A far girare il vostro motore è Luca Vitali. "E' stato uno dei primi tasselli nella costruzione della squadra, un play di grande esperienza con tanta serie A alle spalle, con una visione del gioco che hanno pochi. Un giocatore super, un faro per tutti i compagni. E' motivatissimo e se continua così merita la nazionale''. Debuttante a 40 anni, che serie A ha scoperto? "Un campionato molto fisico, di grande intensità, con una velocità di gioco nettamente più alta rispetto alla A2. In due minuti puoi prendere un parziale di 15 a 0 senza neanche accorgertene. La continuità nell'arco dei 40' è il salto di qualità che ogni squadra deve fare, per essere competitivi a questi livelli non puoi permetterti cali di attenzione. Noi un po' alla volta stiamo diventando squadra''. La classifica dice che siete in piena lotta per chiudere il girone di andata tra le prime otto e conquistare la Final Eight di coppa Italia. "Io invece dico che dobbiamo tenere i piedi ben piantati a terra, l'obiettivo è restare più lontani possibile dall'ultimo posto. Oltre non dobbiamo guardare. E' un campionato difficile, basta poco per scivolare indietro e già domenica ci aspetta una partita parecchio complicata". Contro la Caserta del suo amico Dell'Agnello. "Gli devo tantissimo, se sono a Brescia è perché lui mi ha chiamato qua a fargli da vice nell'anno della promozione in A2. A lui e alla presidentessa Bragaglio ho dedicato la gioia della promozione in A, sarà una grande emozione affrontarlo da avversario''.

Nicola Apicella

Repubblica.it