Hackett: "le polemiche servono a rendermi più forte"

Hackett: "le polemiche servono a rendermi più forte"

Il Corriere dello Sport, in vista della partita fiorentina della Montepaschi Siena contro l'Olympiacos Pireo, intervista Daniel Hackett che conferma come le polemiche servono solo a renderlo più forte. Ecco il testo dell'intervista: “Alla Mens Sana ho un ruolo diverso rispetto allo scorso anno quando partivo dalla panchina e mi veniva chiesto di entrare in campo per spaccare la partita" esordisce così HD_23.

"Adesso mi viene chiesto di essere un punto di riferimento, un leader. Così sono ripartito da quello che è stato il 2013: dopo la Coppa Italia ho trovato conferma dei miei mezzi e da lì non mi sono più fermato. Le polemiche estive mi hanno aiutato a crescere e migliorare. Capire quali errori ho fatto e quali no. Mi hanno resto un uomo più forte. Ho sofferto di non essere potuto andare agli Europei ma è stata una scelta forzata. Tutto lo staff medico ed i preparatori di Siena mi sono stati vicini per farmi ritrovare la forma fisica. Anche qualche compagni di Nazionale ha capito la situazione. Mi ha chiamato e la cosa mi ha fatto piacere”.

Querelle con il presidente Petrucci: “Mi piacerebbe parlarci, confrontarmi con lui. Vorrei fargli capire che mi è dispiaciuto tanto quello che è successo. Forse se ne è parlato troppo: ne è nato un gran polverone ed è un peccato. Ma il CT Pianigiani sa ci tengo all’azzurro. Spero di poter chiarire questa storia al più presto perché la Nazionale ha un futuro luminoso ed io voglio esserci per vincere qualcosa a livello internazionale”.

Stasera si va a Firenze: “Il pubblico si conquista con le vittorie. Le difficoltà  si superano non mollando mai. Giorni fa ho avuto modo di parlare con Massimo Maccarone, che con l’Empoli sta passando un periodo simile: lui, uno che ha sempre segnato tanto, da qualche settimana non va a rete. Mi ha detto che la luce in fondo al tunnel c’è sempre. Ed io gli ho dato ascolto. Stasera bisogna vincere a tutti i costi. La sfida con Spanoulis è per me ragione di stimolo e di miglioramento. Ha un talento immenso e la conoscenza della pallacanestro, degli spazi, dei tempi giusti. E’ un killer, e sa sempre quello che deve fare”.