Dan Peterson scommette: «Sidigas da playoff»

Il decano dei coach: «Il team ha qualità importanti, Vitucci è un grande»
19.11.2014 19:31 di  Massimo Roca   vedi letture
Fonte: Il Mattino
Dan Peterson scommette: «Sidigas da playoff»

La Sidigas da ieri è di nuovo al lavoro: nel mirino c'è il posticipo di lunedì prossimo a Sassari. Un’altra capolista sul cammino degli uomini di Vitucci e questa volta con i galloni propri di chi è stato costruito per l’Eurolega. La formazione sarda sarà impegnata venerdì sera in casa contro il Nizhny Novgorod per la sesta giornata di Eurolega: un match che, in caso di successo con almeno tre punti, riaprirebbe il discorso qualificazione per gli uomini di Sacchetti. Avellino sarà spettatrice interessata, così come lo sarà di un mercato che è in piena effervescenza. Non c’è l’intenzione di muoversi nell’immediato. Si monitorano le questioni legate alla panchina. E’ soprattutto la consistenza di Cadougan a destare le principali preoccupazioni, ma la sensazione è che il canadese abbia ancora dei bonus a disposizione. La vittoria su Milano ed il successo sfiorato su Reggio Emilia hanno calamitato l’attenzione dei commentatori nazionali. Anche il decano dei coach nonchè direttore di Superbasket, Dan Peterson, traccia un primo positivo giudizio sui lupi: “Hanno fatto un buon lavoro in sede di mercato pur iniziando con un piccolo handicap. Partenza rallentata. Dopo un periodo di assestamento, stanno dimostrando di esserci anche loro. Non è mai semplice recuperare delle settimane di ritardo in fase di preparazione, soprattutto quando hai una squadra tutta nuova da assemblare. Talvolta, però, il senso dell’urgenza, la necessità, fornisce quell’adrenalina, quell’energia che può aiutarti. La squadra sta giocando bene. La sconfitta con Reggio Emilia non ne sminuisce il valore. Menetti ed i suoi ragazzi sono una signora squadra. Non a caso sono in testa. La Sidigas ha dato la dimostrazione della qualità del proprio lavoro nel match contro Milano. Squadra ben messa in campo da un signor allenatore qual è Vitucci”. Criteri di scelta differenti rispetto allo scorso anno e roster completamente rinnovato. I segnali sono confortanti secondo Peterson. “Il problema nello sport di oggi è la scarsa pazienza. Programmare, lavorare, non perdere fiducia: tutto alla fine viene premiato. In questo Avellino è stata brava. In estate ha puntato su un quintetto di grande spessore, ricalcando una ricetta in voga in molte squadre. Punto tutto, o molto, su un quintetto predominante, magari completamente americano, e poi faccio rendere al meglio quello che ho, un nucleo di italiani che conosce ambiente, società, campionato. Cantù, Pistoia, Trento sono esempi di questo tipo. In assenza di italiani di alto profilo, un’assenza peraltro discutibile perché gli italiani se hanno la possibilità la ripagano, è il male minore, una soluzione, uno schema che ha la sua efficacia e viene premiato”. Avellino da play-off: “Senza esagerare, con la dovuta serena intelligenza, deve avere in testa l’idea di puntare ai play-off. E’ una buona squadra, l’importante è restare in pista anche se le cose non dovessero andare sempre bene. Si può strappare anche in extremis un posto nella griglia. Aver battuto Milano regala un piccolo bonus”. Siena non c’è più e sulle sue spoglie si è aperta la successione. Sono in tanti a candidarsi per il ruolo di anti Milano. L’improvvisa fiammata di mercato lo conferma. Se si eccettuano i movimenti di Varese (Eyenga) e Caserta (in arrivo Antonutti e Dejan Ivanov) sono tutti movimenti tesi al miglioramento, più che alla sostituzione emergenziale per tamponare scarsi risultati. E’ il caso di Pullen e Simmons a Brindisi, di Shermadini a Cantù, di Nelson a Venezia: “In questo c’è consapevolezza. Ad esempio il colpo Shermadini è un’ottima mossa. L’elemento ideale che peraltro conosce già l’ambiente”. Lavrinovic determinante sabato sera nella vittoria di Reggio Emilia. Venezia rinata e capolista con parte della colonia senese: anche a distanza si apprezza il valore di quel gruppo. “Sono elementi che negli anni hanno acquisito una mentalità vincente ed un’esperienza di alto livello. Venezia, con grande astuzia, si è affidata al blocco senese. Nelson potrebbe anche non essere l’ultima aggiunta in laguna. Milano non starà a guardare. Penso che su questa scia si muoveranno un po’ tutti. E' difficile dare dei giudizi definitivi: le squadre che vedremo a febbraio non saranno queste”.