Cantù all'esame Virtus Bologna: torna Arrigoni, ma soprattutto torna Feldeine

Mettere da parte i musi lunghi e il periodo negativo, far spazio invece al desiderio di riscatto. Facendo valere il fattore "Pianella", unico luogo che ha fin qui visto sorridere almeno una volta i bianco-blu di Pino Sacripanti. A Cucciago arriva la Virtus Bologna e il pensiero va subito al nuovo ritorno in Brianza di Bruno Arrigoni. L'unico ex, ma sai che ex! Creatore di squadre belle e vincenti. Come vorrebbe essere la Cantù attuale, che invece sta trovando non poche difficoltà. Così consolerà e non poco il ritorno di James Feldeine. L'assenza della guardia dominicana è stata vista da molti come il vero male che ha fatto sprofondare Cantù, così il suo rientro (pur con un minutaggio da verificare) rischia di togliere l'alibi. Un unico risultato, contro una squadra in salute. Già, perché la Virtus temeva la penalizzazione invece ha saputo, dopo la trasferta di Sassari, prima annullarla (contro Capo d'Orlando), poi andare in positivo (vincendo su Caserta). Ritrovando un Valerio Mazzola d'antologia, in una squadra dove non spiccano certo i centimetri. Mazzola e Gilchrist, però, cavalcheranno un Eric Williams che anche in Francia ha dimostrato difficoltà e lacune. Insomma, servirà come il pane l'apporto di Ivan Buva e magari cavalcare maggiormente un Damian Hollis fin qui poco considerato. Sugli esterni l'attenzione sarà tutta su Allan Ray, 14 punti di media a partita e di fatto vero finalizzatore in casa Virtus, viste anche le difficoltà di Okaro White. Johnson-Odom è avvisato e chiamato al riscatto, specialmente se Stefano Gentile saprà dare la qualità vista a Lione. Con il ritorno di Feldeine fondamentale per non annebbiargli la vista nei momenti caldi della partita. Tornare a vincere. E' l'unico imperativo. Puntando sul "Fattore Pianella". Arrigoni lo conosce bene e avrà già preparato contromosse e catechizzazioni.