Avellino, tifosi inviperiti: "A Reggio struttura inadeguata, ma l'arbitraggio e le provocazioni dei giocatori emiliani sono state peggio"

Piazza indispettita dall'atteggiamento di Menetti e dei suoi uomini
20.05.2016 14:25 di  Massimo Roca   vedi letture
Fonte: Il Mattino
Avellino, tifosi inviperiti: "A Reggio struttura inadeguata, ma l'arbitraggio e le provocazioni dei giocatori emiliani sono state peggio"
© foto di Foto OF

Era attesa una battaglia. Lo è stata, soprattutto sul parquet. L’angusto Pala Bigi ha fatto da contorno ad una gara-1 difficile per gli uomini di Sacripanti. La difesa aggressiva di Silins e compagni ha fatto deragliare la Sidigas dalle proprie certezze. Il campo ha confermato la bontà delle scelte di mercato di Reggio Emilia nel settore in cui aveva palesato maggiori necessità: Needham ha contribuito a mettere fuori gioco Green. Si sono evidenziati i temi e i timori che la serie con Pistoia aveva solo accantonato. Ad Avellino è mancata energia sugli esterni. Acker si è spento alla distanza e Veikalas è sembrato un pesce fuor d’acqua. Sotto canestro, fuori Veremeenko, Cervi, Leunen e Buva hanno sofferto oltremodo il dinamismo di Polonara, ma anche del “vecchietto” Lavrinovic. Sugli spalti i 50 tifosi irpini hanno fatto la loro parte sottolineando fin dall’avvio, con tanto di striscione, il loro disappunto nei confronti della decisione della società emiliana di limitare la disponibilità del settore ospiti. “E’ un settore non degno di un palazzetto di serie A” è il commento di Giovanni Battista Izzo. “Ci hanno accolto venti poliziotti ed una quindicina di steward. Un rapporto di quasi di uno a uno. Ci hanno privato degli accendini che non ci sono stati restituiti. In realtà, ciò che ha più infastidito è stato l’atteggiamento provocatorio soprattutto degli attori in campo. Molta animosità, molto trash talking. L’arbitraggio si è dimostrato casalingo e permissivo. Silins aveva continuamente le mani addosso a Nunnally. Il loro tifo non ha inciso, sebbene supportato da una sirena molto fastidiosa. Domenica e martedì troveranno un ambiente sicuramente infuocato, ma sempre nell’alveo della correttezza sportiva che ci contraddistingue”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Vittorio Fiorentino: “Il loro tifo non sposta moltissimo. Non è certo quello di Pistoia. Il volume dei loro cori si è alzato solo sulla linea del traguardo. E’ la struttura in sé che può giocare a loro favore. L’aspetto che irrita, più dello spazio ulteriore che pur c’era nel nostro settore, è che Avellino nel corso degli anni ha dovuto adeguare il proprio impianto per ben due volte. Se il basket non si evolve è anche perché su questo tema siamo rimasti agli anni ‘80-’90. Sul campo abbiamo peccato in lucidità, cosa in parte determinata dalla loro difesa aggressiva, dai tanti contatti concessi dagli arbitri. Si è ripetuto quello che è successo a Torino. Quando c’è questo metro arbitrale, la nostra squadra va in difficoltà. Stasera la musica dovrà cambiare”. E’ sembrato eccessivo e gratuito l’atteggiamento di Aradori e Della Valle: “La gara era abbastanza indirizzata. Provocare Nunnally, forse solo perché il suo scettro di mvp è indigesto, serve a poco. Quando sei avanti, pensi a goderti la vittoria. Ho notato invece che c’era la voglia di andare oltre da parte di qualcuno di loro”. Intanto ci si prepara a gara-3 e gara-4. Gli Original Fans non hanno voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali. Parleranno attraverso un comunicato nella mattinata di sabato. Si attende un clima incandescente da cui Reggio Emilia si terrà lontana nell’immediata vigilia. Se coach Esposito preferì il palazzetto di Marigliano per la sua Pistoia, coach Menetti ha scelto il Pala Cardito di Ariano Irpino per preparare il doppio appuntamento nella tana dei lupi. Allenamento a porte chiuse nella mattinata di domenica e replica lunedì pomeriggio dalle 16 alle 18 probabilmente con la possibilità di accedere all’impianto da parte degli appassionati.