Avellino, quegli striscioni e cori contro i consiglieri regionali: "Vergognatevi"

04.01.2012 20:08 di Massimo Roca   vedi letture
Fonte: Il Mattino - Avellino
Avellino, quegli striscioni e cori contro i consiglieri regionali: "Vergognatevi"

Non si è fatta attendere la protesta contro l’emendamento Nappi che potrebbe sancire il divorzio tra Air e Scandone. Una partita nella partita iniziata già da qualche giorno. Internet ed i social forum i terreni di un confronto spesso acceso: su facebook molti hanno voluto testimoniare la loro vicinanza sostituendo la propria immagine con il logo della Scandone. Quella che poi si è respirata ieri al Del Mauro è stata la stessa atmosfera di altri momenti topici della storia della Scandone. Un pubblico eterogeneo, per estrazione sociale, idee politiche, che vive la passione per la propria squadra in modo differente, ma come sempre si ritrova unito a difesa di una realtà, la cui importanza travalica l’aspetto puramente sportivo. Eloquenti i quattromila cartoncini con la scritta “Vergognatevi” e lo striscione esposto dagli Original Fans: “Nappi-Ruggiero-Zecchino, via dall’Irpinia, via da Avellino”, così come i rotoli di carta igienica lanciati sul parquet ed i cori di accompagnamento. E’ stato solo il primo atto perché l'intenzione della tifoseria è di invitare i consiglieri regionali irpini ad un’assemblea pubblica per chiarire le ragioni del loro voto. Il fronte del dissenso è vasto. Una nota è arrivata dall’associazione Altura che critica la scelta della giunta Caldoro di tagliare sul basket mentre si destinano risorse a settori di nicchia come sport invernali che non possono espandersi oltre l’esistente ed alla costruzione di villaggi turistici, rifugi, parcheggi e altre infrastrutture di alto impatto ambientale sul territorio montano. Sull’argomento anche la lettera aperta di Pietro Mitrione, esponente Cgil da sempre vicino alle tematiche dei trasporti che contesta veementemente le motivazioni addotte dai tre consiglieri irpini che hanno votato l’emendamento: “La situazione in cui versa il trasporto pubblico locale in Campania è imputabile ai debiti dell’azienda napoletana Eav, che da sola rappresenta la maggior parte del deficit in materia. E’ un problema che non si risolve con il taglio a sponsorizzazioni sportive ma razionalizzando l'esistente. L’emendamento è solo un provvedimento ad personam. E’ una mistificazione che sa tanto di regolamento di conti in una guerra fra bande”. Scandone e indirettamente tante realtà sportive delle regione vittime innocenti delle faide che si consumano all’interno di Palazzo Santa Lucia? E’ una chiave di lettura che non appare lontana dalla realtà e che stimola inevitabilmente riflessioni. Un elemento di eccellenza in un centro di piccole dimensioni necessità fatalmente del supporto di tutte le componenti, anche di quella pubblica mediante sponsorizzazioni o altre forme. Del resto il valore sociale della Scandone è innegabile, ma anche quello di veicolo pubblicitario per l’intera provincia, malgrado in passato non sia stato sfruttato tutto il suo potenziale. La vicenda però impone anche un’altra considerazione. Come sempre è una questione di bilanciamento. Se il peso della componente pubblica è tale da ridurre la Scandone solo ad una bandierina del risiko politico, o addirittura ad un carrozzone con una ben precisa matrice, diventa quasi inevitabile prestare il fianco a simili speculazioni. In passato solo la responsabilità di un’altra leva di rappresentanti irpini in consiglio regionale ha sventato ciò che è accaduto in settimana. E’ questa l’occasione per un riequilibrio. Per gettare basi diverse. Scandone senza “Air” o alla canna della “Sidigas”? Il presidente Sampietro consegnerà i registri contabili nelle mani del sindaco: la classe imprenditoriale e gli istituti di credito operanti in questa provincia sono chiamati a fare la loro parte, accanto ad una compagine societaria che sta mostrando di non avere spalle sufficientemente larghe per sostenere simili imprese.