La FIBA in congresso dà via libera al copricapo in partita

La FIBA in congresso dà via libera al copricapo in partita

Il congresso della FIBA si è riunito ad Hong Kong, con i rappresentanti di 139 campionati nazionali di pallacanestro. Nelle ultime ore ha ratificato ciò che era stato deciso dal FIBA Central Board relativamente alle nuove regole che permetteranno agli atleti di indossare il copricapo in competizioni internazionali. Dovrà essere bianco o nero o del colore dominante dell'uniforme da gioco e uguale per tutti gli atleti della stessa squadra, non dovrà coprire parzialmente o del tutto il volto, non dovrà essere pericoloso per gli avversari, avere chiusure attorno ad occhi e naso e non avere parti escrescenti dalla superficie. Queste nuove regole entreranno in vigore dal prossimo 1 ottobre.

Nel settembre 2014 il Bureau della Federazione internazionale aveva deciso di togliere la proibizione di indossare turbanti, veli o copricapi religiosi durante le partite, previa, però, richiesta di autorizzazione preventiva. Prima di quella data le regole erano diverse e consentivano l'utilizzo di una banda larga al massimo 5 centimetri per bloccare il sudore e fermare i capelli. La liberalizzazione allora riguardava solamente i campionati nazionali.

Lo scorso mese di febbraio ha rappresentato uno dei momenti storici per la pallacanestro femminile iraniana (qui). La FIBA, infatti, ha scritto al ministro dello sport per ratificare l'accettazione della nuova uniforme, disegnata per coprire interamente corpo e capelli. L'Iran è un Paese che ha lunga tradizione in questo sport, soprattutto in campo maschile, tanto è vero che la Nazionale partecipò al Preolimpico di Torino la scorsa estate. Dalla rivoluzione islamica, datata 1979, la Nazionale femminile iraniana aveva disputato solo amichevoli e disertato le competizioni internazionali. Il campionato nazionale esiste da oltre trent'anni, ma alle partite non è ammesso il pubblico.