FIBA World Cup GRUPPO D - Slovenia alla distanza, Messico riscatto con l'Angola, l'Australia sorprende la Lituania

FIBA World Cup GRUPPO D - Slovenia alla distanza, Messico riscatto con l'Angola, l'Australia sorprende la Lituania

Corea del Sud - Slovenia 72 - 89

Gara equilibrata tra Corea e Slovenia, in un primo tempo scandito dalle folate di Goran Dragic (10 punti), e dalla sostanza di Moon, 6 punti. La Slovenia vola a rimbalzo e controlla il gioco sotto i tabelloni, 24 a 12 il parziale, ma non punge dall'arco, e dopo tanto scappare, la Corea chiude i primi venti minuti a contatto.

Un grande Goran Dragic trascina la Slovenia, che esce alla distanza e si libera dell'ostacolo coreano. 22 punti per il grande Goran, che serve anche 4 assist e cattura 2 rimbalzi. 11 rimbalzi, invece, per il compagno Omic. Nella Corea, prestazione solida di Jonghyun Lee, con 12 punti, 5 rimbalzi e soprattutto 4 stoppate.

 

Australia - Lituania 82-75

Parte forte nel primo quarto l'Australia, con Valanciunas a soffrire Aron Baynes che insieme a Ingles porta i suoi sul 13-4 dopo 3'30" di gara. Dellavedova spinge il vantaggio sul 17-6, poi Jankunas e i due Lavrinovic cercano di riprendere la partita in mano ma Motum e Newley tengono avanti di 10 l'Australia al primo riposo 30-20 sul layup di Pocius. Baynes (14pt) e Ingles (18) guidano la cavalcata dei canguri concedemdo solo 8 punti agli avversari nei secondi 10'. I lituani iniziano a macinari gioco e dopo una lunga rincorsa all'inizio dell'ultima frazione di gioco si portano a -3. La vittoria finale però va all'Australia che non perde la testa e amministra la gara chiundendola sull'82-75 agganciando proprio i lituani in testa al gruppo

Angola - Messico 55-79

Partita senza alternative per il Messico che, perdendo la terza in fila, darebbe già addio a ogni speranza di passare il turno. Però è l'Angola a partire 4-0, ma Cruz e Ayon prendono le misure. si segna poco, al 5' Cipriano fa 8-5, poi cinque punti di Joaquin lanciano gli africani 14-7 ma senza riuscire ad allungare: Moreira chiude il quarto infatti sul 20-15.

Martinez tiene vivi i centroamericani con la tripla a inizio periodo, ma le distanze rimangono nell'ordine dei cinque punti pe rqualche minuto. Poi improvvisa la fiammata dello 0-13 messicano che capovolge il punteggio 27-34 con 3'12" dopo il canestro di Ayon. L'Angola si deve riorganizzare, chiude la strada al Messico e col mini-break 6-0 si riporta a contatto 35-36 negli ultimi trenta secondi. 

Il Messico riparte con più convinzione nel secondo tempo con il break 2-7, fino al +12 al 25' con Hernandez e Ayon sugli scudi. L'Angola ha difficoltà a entrare nelle maglie della difesa e accusa il colpo, segnando appena 10 punti per quarto nel secondo tempo, meno della metà di quelli degli avversari che si accomodano per un tranquillo 55-79 grazie anche al 12/26 da tre punti. Alla prima partecipazione alla World Cup negli ultimi 40 anni, si può sperare nella qualificazione.