Fiba World Cup GRUPPO A: La Spagna 'mata' l'Iran per 90-60

La Serbia non ha problemi, Egitto travolto; nel match seguente vittoria in volata per il Brasile sulla Francia. Nessun problema per la Spagna contro l'Iran
31.08.2014 00:00 di Lorenzo Belli   vedi letture
Fiba World Cup GRUPPO A: La Spagna 'mata' l'Iran per 90-60

Iran - Spagna 60-90

Il match più atteso del mondiale, l'esordio dei padroni di casa della Spagna, va' in scena nella serata di Granada; tutti i pronostici indicano gli iberici come largamente favoriti e sin dalle battute iniziali la coppia dei grandi "vecchi" Navarro - Pau Gasol indicano la strada giusta ai compagni (9-21) ma l'Iran non cede e con la buona vena di Kamrani non escono dalla gara (16-22); ci pensano Marc Gasol e Fernandez a fissare il 18-27 con cui si chiude la prima frazione. Haddadi e compagni però non intendono fare la vittima sacrificale e mantengono le distanze (28-37), ma nella seconda parte del periodo Pau Gasol si dimostra ispirato e cerca di chiudere la pratica in fretta e al 20' è 33-48. Grande Spagna ma l'Iran dimostra di essere una compagine rispettabile e non una cenerentola.

Al ritorno sul parquet il povero Haddadi si dispera, due Gasol contro di lui sono troppi e le furie rosse si scrollano di dosso definitivamente i mediorientali (39-61), quindi si iscrivono alla festa spagnola anche Claver e Calderon (46-70) con l'Iran che cede ma non crolla: piccolo sussulto d'orgoglio e al 30' è -20 (50-70). A inizio quarta frazione Pau Gasol conferma: è in serata di grazia, e dimostra che vincere il mondiale a casa sua sarà compito ostico per tutti (56-81); il finale è puro 'garbage time' che porta all'ultima sirena di questa prima giornate di gare: vince la Spagna, 60-90 il risultato finale.

IRAN: Arghavan, Mashayekhi ne, Yakhchali 4, Kamrani 18, Kazemi, Zangeneh, Afagh 2, Sahakian 3, Kardoust, Jamshidi 8, Nikkhah Bahrami 9 (4 assist), Haddadi 16 (15 rimbalzi).

SPAGNA: P. Gasol 33, Fernandez 12, Rodriguez 6, Navarro 10, Calderon 3, Reyes ne, Claver 6, Rubio 3 (5 assist), Llull, M. Gasol 15 (10 rimbalzi), Ibaka ne, Abrines 2.

  

Francia - Brasile 63-65

Il piatto forte della prima giornata è certamente l'incrocio molto pericoloso tra i campioni d'Europa, letteralmente trasformati da rinunce e infortuni, e la rappresentativa brasiliana in cerca di riscatto dopo anni di delusioni. Partenza autoritaria dei "galletti" francesi che guidati da Heurtel mettono subito sul parquet grinta e concretezza per un clamoroso 15-3 iniziale; il Brasile tenta faticosamente di entrare nel match ma Gobert si erge protagonista a sorpresa e schiaccia il 18-11 con cui si chiudono i dieci minuti iniziali. Barbosa e Varejao suonano la carica (18-16), il Brasile si prende l'inerzia, con Splitter impatta e con Neto mette la freccia (24-26) contro una Francia smarrita, e impotente sotto le plance, che rientra negli spogliatoi sotto di due lunghezze, 26-28 per la selezione verde-oro al 20'. 

Gran equilibrio al ritorno in campo, le difese soffocano bene gli attacchi e solo qualche giocata di gran classe - leggasi Diaw - permette alla Francia di non cedere, Splitter insacca il massimo vantaggio brasiliano (34-40) che viene difeso con grande intensità e quando Huertas riesce a mettere in moto anche Nenè Hilario i francesi arrancano; al 30' è 41-47 a favore dei sudamericani. Huertas indovina la tripla del +8 (43-51) ma Diaw è un leone e tiene ancora in vita il match (51-56) nonostante il ritmo sia scandito - non certo a ritmo di una sfrenata samba - dai verdeoro la Francia non cede; il finale è spezzettato da numerosi falli sistematici da parte dei transalpini che il Brasile converte in punti preziosi per contenere ogni ambizione di rimonta, la tripla di Diot (63-64) arriva quando mancano solo 2" sul cronometro, il tempo di un ultimo giro in lunetta di Marcelinho Vieira a fissare il definito 63-65 con cui la selecao del basket si prende la prima, preziosa, vittoria di questo mondiale.  

FRANCIA: Heurtel 8, Batum 13, Diot 7, Lauvergne 3, Kahudi, Jackson, Fornier, Pietrus 2, Gobert 6, Diaw 15 (6 rimbalzi e 5 assist), Tillie ne, Gelebale 9.

BRASILE: Machado, Neto 6, Hettsheimer, Taylor, Garcia 6, Huertas 16 (5 assist), Barbosa 8, Varejao 8 (9 rimbalzi), Giovannoni, Hilario 5, Vieira 10, Splitter 6.

 

Egitto - Serbia 64-85

Pronti a scendere sul parquet i serbi, una delle possibili outsider di questo mondiale, che sfideranno l'Egitto squadra con pochissime credenziali e priva anche di Assem Marei il suo giocatore più rappresentativo; Djordjevic osa subito lasciando in panchina giocatori del calibro di Teodosic, Bjelica e Krstic affidandosi ad elementi della lunga panchina a sua disposizione come Kalinic e Bircevic. Raduljca fa subito il vuoto e la voce grossa sotto il canestro (7-12), i "faraoni" vanno in bambola e i serbi non si fanno pregare per allungare (7-20); sono due conclusioni pesanti di Elgammal a rendere meno amaro il quarto degli egiziani che al 10' sono sotto per 13-22. La Serbia sembra giocare al gatto con il topo e nonostante qualche "buco" difensivo gestisce sempre il vantaggio (20-30), l'Egitto da parte sua resta legato con tanta buona volontà alla partita ma non può contenere gli avversari quando questi arrivano nei pressi dell'area colorata; il 31-43 con cui si chiude il secondo parziale comunque non ha ancora emesso la 'sentenza' su l'esito del match. Al rientro dagli spogliatoi la Serbia decide di mandare i titoli di coda con abbondante anticipo con un break iniziale di 9-0 che le da il +21 sul 31-52, la sfida è un monologo e al 30' è 43-68. La quarta frazione è 'garbage time' che regala agli egiziani la soddisfazione di vincere quantomeno un periodo di gioco (21-17) e a Teodosic di rimpinguare il suo bottino di punti, alla sirena finale è 64-85.  

EGITTO: Samir 2, Gendy 11, Kamal 8, Badr, Abouelanin, Elgammal 12, Elsabagh 3 (5 assist), Genedy 9, Shousha 6, Elmekawi 7 (5 rimbalzi), Ibrahim 6, Rabie.

SERBIA: Teodosic 15, Simonovic 4, Jovic 6 (4 assist), Bogdanovic 3, Bjelica 7, Markovic 2, Kalinic 11, Bircevic 11 (9 rimbalzi), Krstic 5, Raduljica 13, Katic 4, Stimac 4.