Fiba World Cup GRUPPO A - Spagna debordante sul Brasile, Francia facile sull'Egitto, la Serbia scollina Haddadi

Il live della giornata
01.09.2014 22:47 di Alessandro Luigi Maggi   vedi letture
Fiba World Cup GRUPPO A - Spagna debordante sul Brasile, Francia facile sull'Egitto, la Serbia scollina Haddadi

Brasile - Spagna 63-82

Brasile: Barbosa 11, Varejao 10

Spagna: Gasola 26 (9r), Rodriguez 12, Navarro 10

Doveva essere il big match di giornata, forse di questa prima fase del mercato. Ma la Spagna dimostra tutta la sua grandezza al primo appuntamento disponibile. 60% al tiro, contro il 33% del Brasile. 22 rimbalzi, a 16. Il tutto con 4 punti in più anche nell'area pitturata. Il resto lo fanno gli esterni: 7 punti per Navarro, 6 per Fernandez, 5 per Calderon. Grande assente, in un Brasile dominato, Splitter: 4 punti con 1/5 al tiro. Un po' poco.

Paul Gasol, evidentemente, dopo anni di nulla, aveva bisogno di basket vero. E' lui ad asfaltare il Brasile in una gara senza storia, contro uno Splitter vittima sacrificale, da 6 punti, -22 di plus/minus, e 2/7 al tiro. Il Brasile non c'è 3/10 dall'arco, e un Nenè da 7 punti, a conferma di una sofferenza sotto canestro che annulla il punto di forza dei gialloverdi. 

Francia - Egitto 94-55 (23-15, 49-26, 68-36)

Francia: Lauvergne 12, Pietrus 11, Diot, Tillie 10

Egitto: Elgammal 12, Genedy 11, Shousha 7

La Francia non può perdere l'occasione: Lauvergne e Gelabale partono sparati e al 5' transalpini sull'13-4 col jump shot di Batum e la schiacciata di Lauvergne. Segnano tutti i galletti, mentre tra gli egiziani il solo El Gammal trova il canestro. con una certa continuità. due liberi di Elmekawi e Gobert per la Francia fissano il quarto sul 23-15.   

10-0 parziale d'apertura per gli uomini di Vincent Collet nel secondo periodo 33-15, fino al 40-22 al 16' firmato dall'ultimo arrivato Tillie in dunk. Egiziani in grave difficoltà, tripla di Genedy ma Kaoudi ribadisce la superiorità francese col 46-22 al 18', scrive punti Samir però all'intervallo la partita sembra scivolare già sui titoli di coda 49-26.

E in effetti il secondo tempo è senza storia, con la Francia a controllare ritmi e punteggio, mentre Collet gestisce i minuti per i suoi giocatori importanti. Finisce senza sussulti 94-55.

Iran - Serbia 70-83

Iran: Haddadi 29, Nikkhah 20

Serbia: Bogdanovic 16, Bjelica 18, Raduljaca 13

Iran che lavora per Haddadi sotto canestro, con Kamrani, Afagh, Sahakian e Nikkhah. Sasha rinuncia a Teodosic dalla palla a due, con Bogdanovic, Bjelica, Markovic, Kalinic e Raduljica.  E proprio il centro ex Bucks balla paurosamente  contro un Haddadi (ex Suns) che con i suoi 218 centimetri piazza 11 punti e 3 rimbalzi nel solo primo quarto. Ma la Serbia, trascinata da Bogdanovic, fa 3/3 dall’arco e domina a rimbalzo (8 a 4) e chiude a +3.

Sua maestà Haddadi. L’unico giocatore a chiudere in media doppia doppia l’Olimpiade di Pechino, raggiunge quota 20 con 6 minuti da giocare nel secondo quarto. Una concentrazione di sforzi, tuttavia, per i campioni d’Asia, che non basta all’allungo. Perché se la Serbia non tiene in difesa, lo stesso non vale per l’attacco, con Teodosic e il neo Fenerbahce Bogdanovic a martellare dalla distanza. Haddadi spende il terzo fallo con 2.51 da giocare, che diventa il quarto con 2.35. E’ la fine per l’Iran, ma Kazemi e Nikkhah martellano dall’arco mantenendo il contatto.

Terzo quarto in cui Haddadi non può davvero più difendere, e Teodosic con la bomba del +13 con 7.39 da giocare, di fatto, indirizza la partita. La Serbia danza, Markovic trova l’alley pop per Bogdanovic per il parziale di 15-0 che chiude la gara. 14 punti per Bjelica, 13 per Raduljica, 7 assist per Teodosic. La Serbia chiude a +16.

Chiusa la gara, pochi spunti degni di nota. Haddadi prosegue il suo percorso perfetto al tiro (9/9), Kamrani dopo le prime buone uscite sigla solo 2 punti, mentre è martellante Nikkhah con con 6/10. Djordjevic tira a campare, negando il campo a Krstic, oltre che a Bircevic e Stimac. Kazemi riporta l’Iran a -14 con 5.30 da giocare, Nikkahah lo appoggia, la Serbia tiene, e allora Haddadi pensa a sé, con il 10/10, anche se poi dall’arco sporca tutto.