FIBA World Cup, finale 3/4° posto, Francia sul podio, ma la Lituania non demerita

FIBA World Cup, finale 3/4° posto, Francia sul podio, ma la Lituania non demerita

Ci vuole quasi un quarto d’ora per giocare gli ultimi 22 secondi di una partita delle deluse, che però ci tengono molto a portarsi a casa la medaglia di bronzo e danno il via a una partita avvincente fino in fondo. Sarà ancora Nicolas Batum con 27 punti il braccio armato di una Francia che, se subisce sotto canestro la prestanza lituana, gira meglio la palla e ottiene da Diaw (15p), Heurtel (13p) e Lauvergne (13p+9r) punti da tutte le posizioni senza dare vantaggio alla Lituania.

Che a sua volta sfrutta quello che si ritrova a rimbalzo per tirare 10 volte più dei transalpini con un Valanciunas da 25p+9r nel primo tempo e la batteria di esterni nel secondo Juskevicius, Seibutis, Maciulis. Solo piccoli dettagli danno la vittoria alla Francia, ma ci saranno tanti rimpianti in patria su quello che sarebbe potuto essere il destino dei transalpini con Parker e Noah a disposizione, giocatori di sistema in un sistema che funziona come quello di Collet.

Partita equilibrata tra le due formazioni che giocano il terzo posto ai Mondiali 2014 in Spagna, tanto che a una manciata di secondi dall’intervallo Kazlauskas si prende il timeout per un’azione che Valanciunas (12p al momento) vanifica col braccino corto.

Lituania-Francia si trova al riposo lungo su 42-43, con una Francia strepitosa al tiro col 63% dal campo e la Lituania che rimedia con 12 rimbalzi offensivi per giocarsi la seconda chance. Col solo Pocius con tre falli, i due coaches hanno attinto a piene mani dalle rispettive panchine per combattere il negativo effetto delle gare ravvicinate.

Rientra dal riposo lungo appena meglio la Lituania che si porta avanti anche di sei punti, col risveglio di Motiejunas . Al 25’ la tripla di Pocius vale il 59-54, seguita da quella di Jankunas per il +8 approfittando di qualche passaggio a vuoto dei transalpini. Fourier e Batum con i liberi fermano il break baltico, ma non riescono a difendere nella propria area Valanciunas. Se poi arriva la tripla di Seibutis si torna a 67-60 con 1’22”. Collet rimette dentro Diaw, e Heurtel fa l’assist per la tripla di Diot. Ma la Lituania mantiene il leggero abbrivio e chiude il periodo con lo scatenato Seibutis per il 71-64.

Alza il ritmo la Francia con tutto l’organico per il contro break, Seibutis non ha pazienza e sfonda in palleggio, così Batum riporta i suoi a -3 con 7’49” 73-70. Ne esce fisico Maciulis, ma ancora Batum da tre fa sentire il fiato sul collo degli avversari e Lauvergne pareggia 75-75 al 34’. Serie di pessimi attacchi delle due formazioni, poi il sorpasso di Diaw e Valanciunas capitalizza un contropiede dopo 3’31” di digiuno 77-77.

Ancora il pivot lituano al controsorpasso col gioco due+uno contro Lauvergne 80-77. Diaw sbaglia due liberi, ma la sua formazione recupera con la leggerezza di Pocius agli 8”, così Heurtel innesca il miniparziale dello che costringe Kazlauskas al timeout 80-82 con 1’27”.

Ma sono i transalpini con Diaw a rispondere meglio alle sollecitazioni del coach, il break sale a 0-9 per la Francia. Con 21” Juskevicius va in lunetta e sigla l’82-86. Quindi il match diventa una guerra di nervi ai liberi: Heurtel ne segna uno, e sulla rimessa l’azione veloce di Juskevicius vale un altro gioco da tre punti: 85-86 con 15”. Torna Heurtel in lunetta, senza errori, si gioca l’ultimo timeout Kazlauskas. Batum manda ai liberi Seibutis  87-88. Heurtel risponde 87-90, Seibutis fa 89-90 con 8 secondi!

Boris Diaw fa 89-92 con 6”… Jasaitis invece segna solo il primo 90-92 sbaglia il secondo e il rimbalzo francese manda dall’altra parte del campo Batum ½ 90-93 3,7 secondi, e la lunetta è per Valanciunas che fa 92-93. Riecco Batum dalla linea della carità 92-95. La Francia lascia rimettere i baltici che vanno ai liberi con 1,6 secondi e Maciulis che infila il primo, sbaglia volontariamente il secondo ma il rimbalzo non premia la formazione del Nord Europa e la festa francese può cominciare. 93-95 una gara inutile, forse, una gara avvincente come dicevamo all'inizio.