Crollo dell'Italia nel ranking delle Nazionali

Crollo dell'Italia nel ranking delle Nazionali

Tuttosport è andato a vedere come è cambiata la classifica delle Nazionali di basket dopo il FIBA World Cup di Spagna 2014 al quale l'Italia non ha partecipato. La somma dei risultati è uno scivolone degli Azzurri che si ritrovano al 36esimo posto del ranking mondiale.

"Il ranking Fiba si calcola su 2 cicli olimpici: a ogni torneo disputato, si cancella il penultimo. Serve un risultato a Euro 2015 terminato il Mondiale che da quest'anno è Coppa del Mondo, la Fiba ha aggiornato il suo ranking per Nazioni a livello maschile. E non avendo preso parte alla manifestazione l'Italia dei canestri si vede retrocessa di 15 posizioni, addirittura al 36° posto (con 23 punti). Dietro la Finlandia che al Mondiale è andata pagando la wild card, dietro pure nazioni come il Libano, Senegal e Filippine. La Top 10 è rappresentata da Usa (1040), Spagna, Argentina, Lituania (tutte stabili, ma i sudamericani che hanno chiuso un ciclo sono destinati a scendere), poi la Francia (che guadagna 3 posizioni), sesta la Russia, seguita dalla Serbia (+4), Turchia, Brasile, Grecia. L'Italia stabilisce comunque un record perché perde più di ogni altra squadra. Ovvio che tutti in Federazioni aspettassero questa situazione, perché il ranking è calcolato su due cicli olimpici.

E' necessario però rialzarsi e il prossimo Europeo assume dunque un ulteriore valore, oltre a quello evidente di dover portare all'Olimpiade, obiettivo ultimo dichiarato dalla Fip, o quantomeno alle qualificazioni olimpiche. La stagione alle porte deve essere incentrata su quell'obiettivo. Come detto il prossimo Europeo, che vivirà la fase finale per la prima volta dell'era moderna in uno stadio calcistico a Lille, assegnerà due carte olimpiche immediate e 4 pass per il torneo di qualificazione ai Giochi del luglio 2016. Insomma, bisogna arrivare perlomeno ai quarti di finale e poi vincere la semifinale 5-8° posto. Per andare subito invece serve la finale.

Va detto che la competizione vedrà partecipare tutti o quasi i giocatori internazionali della Nba, perchè l'Olimpiade è obiettivo personale tropo importante. E lo è anche per gli sponsor, non solo per le Nazioni e le federazioni. Non a caso Dirk Nowitzki ha annunciato la sua presenza, avendo anche ottenuto il permesso da Mark Cuban, proprietario di Dallas che è il più fiero oppositore ai tornei delle Nazionali. Ma Cuba è contrario soprattutto per ragioni economiche, sostiene cioè che i giocatori sono pagati dai club Nba e dunque qualcosa di tangibile dovrebbe entrare nelle casse Nba. Si tratta di quantificare e la Fiba è disponibile".