WL - Simone Pianigiani "Hapoel, EuroCup, Gentile e Stoudemire un anno importante"

WL - Simone Pianigiani "Hapoel, EuroCup, Gentile e Stoudemire un anno importante"

Il primo anno all'Hapoel Pianigiani ovvero l'apprendistato di un nuovo ambiente che deve essere immediatamente competitivo, com'è nello spirito del coach senese. Per La Stampa lo intervista Ariela Piattelli a Gerusalemme nel momento della gara di campionato vinta contro il Maccabi Tel Aviv, il padrone della Winner League che non vuole certamente abdicare. Il primo anno è un anno importante e così lo descrive Pianigiani: "un'appassionante cavalcata in apnea. Abbiamo conquistato la Winner Cup, Supercoppa d'Israele, e in campionato vogliamo arrivare alle Final Four. Ma l'obiettivo di crescita era l'Eurocup e siamo arrivati in semifinale con il Valencia. Un grande risultato, che ci avvicina sempre di più a realizzare il sogno del presidente Allon e di tutti noi: entrare in Eurolega. Allon adesso ha una squadra che può rivaleggiare con il Maccabi Tel Aviv e l'Europa è la nuova frontiera del sogno, per restituire qualcosa di importante alla sua città: portare a giocare a Gerusalemme il Real Madrid, il Cska Mosca e tutte le altre big».

Nessuna nostalgia per l'Italia. "Mi hanno cercato per realizzare un sogno e dare forte impulso a un progetto. Nella mia vita ho vinto abbastanza, ma le vittorie sono solo parte del percorso e del mestiere. Per me era arrivato il momento di trovare una sfida appassionante, quindi ho azzerato tutto e sono ripartito".

Alessandro Gentile. "È normale che sia un giocatore discusso, come tutti i giocatori di talento, esposti all'attenzione mediatica sin da giovanissimi. Ale è un ragazzo semplice, ama la pallacanestro e ci mette passione. Forse Milano non era per lui il posto migliore per esprimersi. A Gerusalemme le sue esigenze si conciliano con quelle della squadra, che aveva bisogno di un jolly con la capacità di giocare in più ruoli. Nell'Hapoel può finire la stagione giocando e arrivare pronto per la Nazionale. Il fatto che ci conosciamo e abbiamo già lavorato assieme è un grande vantaggio per entrambi".

Amar'e Stoudemire. "Venendo qui ha deciso di confrontarsi con un basket diverso da quello dell'Nba. Fare questa scelta a 35 anni non è facile e Amar'e l'ha fatta con grande coraggio e umiltà: agli allenamenti è il primo ad arrivare e l'ultimo ad andarsene, con un giocatore di questo livello possiamo arrivare più velocemente alla meta".