Simone Pianigiani a Sportitalia "Eurobasket 2015, partecipazione imprescindibile per noi"

Fonte: sportal
Simone Pianigiani a Sportitalia "Eurobasket 2015, partecipazione imprescindibile per noi"

Il commissario tecnico della Nazionale italiana di basket, Simone Pianigiani, è intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione di Sportitalia, "SI Basket Speciale Mondiali", condotta da Matteo Gandini ed Eleonora Boi. Presente in studio anche il giornalista de “La Gazzetta dello Sport”, Giuseppe Nigro.  Ecco le dichiarazioni del ct:

Avete fatto due ottime partite di qualificazione. Si ritiene soddisfatto?

"Soddisfatto per il lavoro di questo mese e mezzo, perchè sicuramente i ragazzi hanno interpretato ancora una volta, come le ultime due estati, in maniera positiva il loro cercare di creare qualcosa insieme, cercare di avere un'identità, cercare di aiutarsi per sopperire alla taglia che non abbiamo soprattutto dal punto di vista difensivo, e questo si è visto nella partita con la Russia. E poi abbiamo un sistema di gioco che deve prediligere sicuramente il movimento, perchè altrimenti ci stritolano un po' tutti. Devo dire che questo è stato positivo. Adesso abbiamo ancora la Russia qui, sarà una partita magari proibitiva, però questi due risultati sono sicuramente importanti perchè in teoria potrebbero anche bastare; dipende dagli altri gironi. Noi è chiaro che adesso cerchiamo di tenere questo primo posto".

Tu hai sempre detto che noi dobbiamo sopperire alla mancanza di centimetri, di chili, con l'intensità, con il passarci tanto la palla, con il giocare bene insieme. E questo obiettivo ci sembra che sia stato raggiunto molto bene questa estate...

"Sì, infatti sono contento perchè siamo ripartiti un po' da quello che era il filo tecnico, ma anche emotivo, sia di due stagioni fa, con le otto vittorie consecutive, sia soprattutto dell'Europeo dello scorso anno, perchè ce la siamo giocata alla pari con tutti, siamo tornati tra le prime otto d'Europa, stupendo un po'. Quindi non era mai scontato il fatto di ripartire ancora, perchè poi ogni estate è diversa, perchè poi qualcuno cambia, sono pochi quelli che hanno fatto tutti e tre gli anni. Ma quelli adesso hanno un'identità e un modo di stare insieme che trasmettono. E quindi siamo molto contenti. Siamo contenti anche per la partita in Russia da questo punto di vista, dove abbiamo fatto poco canestro, perchè ci hanno oscurato, hanno dimezzano le nostre conclusioni da tre punti, anche come tentativi, però il fatto di andare là e di avere solo cinque perse, dando dimostrazione di grande maturità, ha potuto bilanciare i tanti rimbalzi in attacco che giocoforza la Russia ha preso e che noi abbiamo subito. Quindi vuol dire che la squadra comincia a dare quel valore al possesso, ad avere un tipo di sistema di gioco, che anche nelle giornate meno felici la fa stare al tiro, la fa stare attaccata alla partita e questo è un ulteriore salto in avanti perchè sicuramente poi in Europa succedono anche partite in cui il ritmo riescono a sporcartelo".

Noi per il futuro auspichiamo una Nazionale con tutti i migliori giocatori presenti, quindi con tutti e quattro gli americani, anche per vedere dove possiamo arrivare. Ma c'è il rischio di minare l'armonia del gruppo o comunque ci sarà da lavorare per inserire chi non c'è in questo gruppo già formato e affiatato?

"Mi auguro di no. Questa generazione di giocatori sta crescendo e si sta impegnando, sta avendo il desiderio di recuperare posizioni in Europa e di avere un certo tipo di status. E mi auguro che questo modo di stare in campo, fin dal primo giorno, di vivere questo tipo di esperienza con la Nazionale, sia una cosa che appartenga ancora a questa generazione di giocatori, che può stare ancora per molte estati insieme con la maglia azzurra. E che quindi eventuali ingressi siano ingressi che ci diano delle opzioni in più dal punto di vista tecnico. Che ci sia già un'identità chiara da un punto di vista tecnico - ripeto - e anche emozionale, nel modo di viverla che ritengo debba essere ormai questo. Ed essendo visibile anche all'esterno, tangibile da parte di tutti, che chi entra dentro lo fa e lo farà con questo tipo di atteggiamento. Poi è chiaro che ci sono le caratteristiche dei giocatori che possono darci delle opzioni, delle alternative, possono permetterci di variare dei quintetti, però poi è imprescindibile che la nostra sia una squadra che deve fare un certo tipo di pallacanestro perchè si rispecchia in questo e lì c'è ancora tanto da limare, da fare, per divertirci e fare dei passi in avanti".

C'era il rischio che questa fosse un'estate persa per una generazione di giocatori, ma questo rischio è stato scongiurato. Con quale patrimonio questo gruppo si presenterà alle competizioni dell'anno prossimo?

"Sono d'accordo che questa sia un'estate molto particolare, cruciale per noi. Non voglio mettere le mani avanti, ma è chiaro che la partecipazione all'Europeo è imprescindibile. Io ho visto le facce della paura nella Russia quando ha perso, una Russia che è ancora in corsa e che secondo me si qualificherà. Già nella partita qui da noi metteranno in campo tutto e di più, perchè in fondo hanno perso due partite di due punti. Però rischi di restare fuori dall'Europeo dell'anno prossimo, ripartendo nel 2016 con le qualificazioni all'Europeo 2017, quindi con un buco e con un salto in avanti. E poi con poche partite ufficiali. Proprio per questo noi abbiamo deciso di giocare molto e quando giochi con la maglia della Nazionale, non sono mai partite amichevoli. Siamo andati a farle nell'ex Jugoslavia, a Skopje, a Sarajevo, tornei ruvidi, duri, abbiamo fatto 12 partite con squadre importanti e questo è un patrimonio. Tra l'altro 12 partite con qualità di gioco a mio parere in crescendo, molto positive, proprio perchè c'era da consolidare anche nei giocatori più esperti. Mi fa piacere che Gigi (Datome, ndr) abbia detto che in Nazionale sta migliorando ancora e che sta diventando ancora più pronto, ed è un ragazzo che ormai ha 27 anni e gioca da professionista da più di 10; che Gentile, dopo l'estate scorsa, in cui si è misurato al livello europeo più alto, dopo averlo fatto con l'Eurolega, ha proseguito qui perchè è un'occasione di confronto; solo per citarne alcuni. Poi penso a Cinciarini, a Cusin che continuano a migliorare in questo tipo di percorso europeo. E poi abbiamo allargato a Pietro: la Nazionale credo abbia contribuito a dargli una visibilità internazionale che lo ha portato in Turchia. Abbiamo allargato la base di giocatori, a questi ragazzi giovani che hanno fatto un'estate importante, diversa dal club. Due mesi di ritiro in cui sono stati determinanti nella formazione del gioco, nell'atteggiamento di curare il dettaglio, perchè la squadra facesse un passo avanti quando ci sono stati gli infortuni. A parer mio è stata un'estate veramente importante. Scusate se mi dilungo, ma viene da sottolineare anche il lavoro della Sperimentale che è andata in Cina, perchè poi molti di questi ragazzi più giovani che sono qui, l'estate scorsa sono stati o ai Giochi del Mediterraneo o in Cina. I raduni durante l'anno, la settimana dell'All Star Game, hanno fatto sì che ci sia un linguaggio tecnico comune, che non si sia partiti da zero e questo era un altro degli scopi che ci eravamo posti. Per adesso siamo contenti, questi obiettivi ci sono stati, strappiamo ufficialmente la qualificazione così saremo contenti e guarderemo al futuro con ottimismo".

Una battuta al volo su questo Mondiale. Gli Stati Uniti sono favoriti? Chi vincerà?

"Non è semplice. Ovvio che quando c'è qualsiasi manifestazione, nel basket gli Stati Uniti devono essere favoriti d'obbligo. Sembra che tutto porti a Spagna-Stati Uniti. Non sto seguendo con attenzione perchè siamo coinvolti qui, però Spagna-Stati Uniti di sicuro, e non escludo che la Spagna un colpaccio lo possa fare. Però in Europa ci sono squadre di valore come la Lituania che in una singola partita possono battere chiunque. O anche la Serbia che è completa nei ruoli. Nella partita secca possono succedere tante cose. Secondo me sarà un Mondiale molto bello".