Pall. Cantù: "Abbiamo bisogno di aiuto, si rischia la fine di Treviso"

Pall. Cantù: "Abbiamo bisogno di aiuto, si rischia la fine di Treviso"

Riportiamo integralmente l'intervento di Luca Orthmann, amministratore delegato (nonché vicepresidente) della Pallacanestro Cantù, sul giornale La Provincia, dove si affronta il tema fondamentale della sopravvivenza delle squadre nello sport di oggi: si parla di Cantù, ma basta cambiare il nome per capire che è sempre la solita vecchia storia.

Luca Orthmann: «Avevamo parlato con Bizzozero dei possibili scenari al termine della conferenza stampa di luglio - racconta - e tra le varie ipotesi prese in considerazione, c'era anche quella dell'azionariato popolare. Anche se io continuoa dire che la prima forma concreta di azionariato è quella di chi acquista l'abbonamento. A oggi siamo a quota 2500 circa, e il Pianella dispone di 3900 posti. Quindi coraggio, che c'è ancora spazio».

Per disputare un campionato della massima serie, con la ragionevole speranzadi una stagione dignitosa, oggi come oggi servono almeno quattro se non cinque milioni di euro. Quanta partedi questa cifra dovrà essere coperta dall'azionariato popolare, perchè la famiglia Cremascoli possa mantenere il suo impegno a favore della Pallacanestro Cantù? «Parlare di cifre in questo momentoè impossibile - premette Orthmann - anche perchè il progetto annunciato da Bizzozero è ancora in fase embrionale. Posso solo dire che per quest'anno il budget è stato raggiunto, e con questo siamo riusciti ad allestire una squadra che credo ci darà delle belle soddisfazioni. Però è indubbio che per andare avanti servano aiuti che non possono essere solo quelli degli sponsor, per quanto importanti e preziosi. Purtroppo oggi lo sport professionistico si regge sul mecenatismo. Parlo del calcio: basta vedere chi è al vertice di squadre come l'lnter, il Milan e la Juventus. Ma la stessa cosa vale anche per il basket. Però non è detto che ogni volta che una famiglia passa la mano, ce ne sia sempre un'altra pronta a raccogliere il testimone e ad andare avanti».

Come dire: non è detto che dopo gli Allievi, i Polti, i Corrado eora i Cremascoli ci sia qualcun altro disposto a mettere mani al portafogli per consentire alla leggenda canturina di perpetuarsi. «Finché tutto funziona, la gente non si accorge di nulla - chiosa Orthmann - poi quando non funziona più, ci si ritrova da un momento all'altro a fare la fine di Treviso. Quando la famiglia Benetton ha deciso di non garantire più lo stesso impegno, la squadra è sparita», EROM.