Max Menetti, come cambiare pelle prima di scottarsi

Max Menetti, come cambiare pelle prima di scottarsi

Felice scelta di andare in stampa con una intervista a Max Menetti da parte della Gazzetta dello Sport. Ieri sera la Grissin Bon è rimasta l'ultima squadra maschile italiana in corsa per un titolo europeo in questa stagione (a parte l'Olimpia Milano, ma è solo matematica senza un repentino cambio di passo) e il tecnico reggiano spiega la metamorfosi dallo 0-6 di inizio stagione.

Cambiare pelle. "Dopo lo 0-6 in campionato siamo passati dalla Grissin Bon A, costruita su giovani promettenti come Mussini, Candì e De Vico, a quella B in cui l'arrivo di veterani come Chris Wright, Llompart e White ha dato nuove certezze e permesso agli altri di trovare la loro dimensione".

James White. "White ci ha dato quella mentalità vincente che mancava. Mi auguro possa restare a Reggio tanti anni, ripercorrendo le orme del leggendario Mike Mitchell: ama le sfide e ha le qualità per farlo".

Della Valle. "Ha l'ambizione di giocare al massimo livello europeo, ma voglio dargli un paio di consigli, il primo è di non sentirsi mai arrivato, il secondo è di restare a Reggio ancora uno-due anni per completare definitivamente il suo processo di crescita, a meno che non lo chiami davvero una big di EuroLeague" (l'estate prossima potrebbe andare a Milano, ndr).

EuroCup. "Noi abbiamo sempre creduto nel progetto di Euroleague e quando l'anno scorso non abbiamo potuto partecipare, siamo rimasti davanti alla tv a vedere gli altri e a soffrire come cani. Con rispetto per le altre competizioni, ora possiamo dire di essere fra le migliori 24 d'Europa, intese come le 16 di Eurolega più le 8 di EuroCup"