Mario De Sisti: "Sono molto dubbioso sul futuro di questo basket nostrano"

Intervista esclusiva di Pianetabasket.com
Mario De Sisti: "Sono molto dubbioso sul futuro di questo basket nostrano"

(Roberto Bernardini) - Quattro chiacchiere con un vero amico di antica data si fanno sempre volentieri. Ritengo il Prof. Mario De Sisti ancora oggi uno dei migliori allenatori che la nostra pallacanestro italiana abbia mai conosciuto. La sua lunga storia cestistica come coach, non ha bisogno di ulteriori commenti da parte mia e non la farò, altrimenti dovrei scrivere un libro che, tra l'altro, il buon Mario ha già pubblicato con notevole successo.

A De Sisti non si può non chiedergli di fare una panoramica attuale del basket nostrano e sentite qual è il suo pensiero.

"Sto vedendo un po' di partite e noto che i nostri giovani non giocano perché gli allenatori non vogliono rischiare troppo. Hanno una mentalità da coraggio zero, al contrario dei miei tempi dove prendevo giovani di B e li gettavo nella mischia in serie A e i risultati li ho sempre ottenuti. Ma io ci credevo fortemente! Secondo me il numero degli stranieri va decisamente diminuito e qui ci vuole una ristrutturazione generale nel movimento. Credo che Ettore (Messina) sia la persona giusta, lui il coraggio l'ha sempre avuto e gli è sempre piaciuto lavorare con e per i giovani, lo conosco molto bene. Purtroppo ha e avrà poco tempo... con la storia che allena all'estero".

Come vedi quest'anno il nostro massimo campionato, ti soddisfa soprattutto sul piano tecnico?

"Non scherziamo, giocano tutti allo stesso modo, non ho mai visto un pressing, raddoppi...forse gli allenatori si sono dimenticati che fare pressing serve per allenare la mente dei giocatori? C'è poco spettacolo e la gente non si diverte. Sono molto dubbioso sul futuro della serie A, abbiamo stranieri scarsi e scarti degli altri".

Quindi, solo nuvole in arrivo?

"Spero che l'esempio di Reggio Emilia possa servire... Loro il coraggio l'hanno avuto e adesso raccolgono giustamente i frutti del loro buon lavoro... Ma quanti sono interessati a seguirli? Ora scappo, ci sono i miei ragazzini in Palestra che mi aspettano, un saluto a tutti!"