Lega A - Tomas Ress, alla caccia dell'ultimo titolo in carriera con la Reyer Venezia

Lega A - Tomas Ress, alla caccia dell'ultimo titolo in carriera con la Reyer Venezia

36 anni, 15 stagioni in serie A, 555 partite a referto con 505 presenze, un palmarés eccezionale forse il migliore di una intera generazione. Ma ancora con la voglia di andare a caccia di un altro titolo con la maglia che indossa da tre anni, l'orogranata della Reyer Venezia. Per La Gazzetta dello Sport ecco l'intervista di Andrea Tosi, di cui proponiamo alcuni passi.

Salute. "ll mio minutaggio si è molto ristretto causa i problemi al collo che l'anno passato condizionavano la mia postura e la meccanica di tiro costringendomi ad un lungo stop. Così in estate mi sono dovuto operare per stabilizzare tre vertebre. Oggi sto meglio, ma la condizione fatica ad arrivare perché i ritmi della stagione non mi consentono di allenarmi come vorrei. Perciò mi dedico al lavoro oscuro, in piena sintonia con le esigenze dello staff tecnico. Ho un ottimo rapporto con lo staff tecnico. Ci terrei a vincere un trofeo con Venezia prima di smettere. Ho ancora un altro anno di contratto per riuscirci poi vedrò se andare avanti".

Scudetto. "Stiamo lottando bene su tre fronti. Ma aspetterei a dire che siamo l'unica squadra in grado di reggere il ritmo dell'Olimpia. Reggio crescerà, Avellino ha una bella chimica, Sassari ha nove stranieri da giostrare. La concorrenza non manca. E oggi a Capo d'Orlando sarà durissima".

Passaportati. "Loro stanno fuori dall'Italia, prendono un passaporto e chiedono pari diritti. Io vivo qui, pago le tasse qui e dovrei essere parificato a loro o viceversa. Formare un africano che investe 4 anni della sua vita nei nostri vivai ha più senso".

Vivai. "Tutto parte dalla base. Molti club considerano la cura dei vivai una spesa da contenere affidando i ragazzi ad allenatori dopolavoristi invece che investire su professionisti veri. Io sono cresciuto alla Virtus Bologna, un modello per lo sviluppo dei giovani. Ma anche la Virtus ha abbassato il suo impegno liquidando un guru delle giovanili come Marco Sanguettoli. Così non si migliora".