Lega A - Coach Sacripanti: «Il campionato è salito di livello. Speriamo ne guadagni la Nazionale»

Lega A - Coach Sacripanti: «Il campionato è salito di livello. Speriamo ne guadagni la Nazionale»

(di Giovanni Bocciero). Dopo l’esperienza ad Eurobasket da assistente di Ettore Messina, coach Pino Sacripanti si è immediatamente catapultato nella nuova stagione con la sua Scandone. A circa 48 ore dall’eliminazione dell’Italbasket per mano della Serbia, in quel di Istanbul, il tecnico brianzolo si trovava già nella sala stampa del Pala Del Mauro per parlare ai giornalisti. E il giorno dopo era in panchina a Maddaloni per il Torneo Città di Caserta dove ha guidato la sua Avellino nel quadrangolare contro Brindisi, Virtus Bologna ed i turchi del Sakarya. Proprio contro l’avversario internazionale gli irpini hanno perso di misura la finalissima, ma la strada sembra quella giusta. Nonostante i diversi cambi al roster, forse più del previsto rispetto a quella che era l’idea della dirigenza, Avellino parte nel gruppo delle big di questo campionato. Chiusa l’esperienza in Nazionale maggiore, Sacripanti dovrebbe ritornare alla guida dell’Under 20 azzurra. Ma al Pala Angioni-Caliendo di Maddaloni abbiamo parlato con coach Sacripanti degli obiettivi della prossima stagione, ma anche di Nazionale e… di Caserta.

 

Venite da due semifinali, l’obiettivo minimo sarà quello di ritornarvi?

«L’obiettivo deve essere sempre quello di fare il meglio possibile. Quello che poi dirà il campo ci prenderemo. Mi sembra che il campionato quest’anno abbia fatto uno step verso l’alto. Quasi tutte le squadre hanno ingaggiato giocatori più importanti e di valore. Ogni anno si dice che è sempre peggio, invece quest’anno credo che sia migliorata di molto la qualità dei roster, costruiti con una certa logica di equilibrio e soprattutto con investimenti veri».

Come ha reagito alla notizia dell’esclusione della Juvecaserta?

«Dati i miei trascorsi ovviamente conosco la passione dei casertani. L’esclusione è stata una notizia che mi ha suscitato grande dispiacere. Caserta è una piazza molto importante per l’intero movimento cestistico nazionale».

Con l’occhio da osservatore, come vede il futuro della Nazionale?

«C’è tutta una nuova programmazione da fare con il nuovo tecnico, che non può non prescindere dal tanto lavoro e dai tanti giovani da lanciare. Dobbiamo trovare nuove risorse. Speriamo che il campionato italiano dia la possibilità a più giocatori di stare in campo, e nello stesso tempo bisogna augurarsi che qualche ragazzo metta quel qualcosa in più da dimostrare di meritare una possibilità maggiore. Il gap attualmente è prettamente fisico, quella fisicità che nelle altre nazionali è davvero molto importante».