Lega A - Brugnaro può realizzare il palasport che occorre alla Reyer Venezia

Lega A - Brugnaro può realizzare il palasport che occorre alla Reyer Venezia

Parliamoci chiaro: di fronte alla necessità per il futuro di avere un palazzetto con oltre 5.000 in una realtà come quella della Reyer Venezia, ormai stabilmente tra le grandi del campionato italiano e protagonista di una eccellente cavalcata in Europa, anche senza aver conseguito il titolo di Champions League, solo il fattore concomitante di un proprietario/sindaco può davvero fare la differenza tra le promesse fatue della politica e la realizzazione dell'impianto. Se poi ci dovrà essere anche il nuovo stadio del calcio, non sarà certo un problema.

Sarebbe una vera delusione, da appassionati sportivi politicamente bipartisan, se Luigi Brugnaro non dovesse riuscire a far decollare la costruzione del palazzo che prenderà il posto del Taliercio prima della fine del suo attuale mandato di primo cittadino di Venezia, mettendolo in salvo dalla "vendetta" politica in caso di mancata conferma. Da Tenerife dove ha partecipato all'atto conclusivo del torneo FIBA, intervistato da Vincenzo Di Schiavi per la Gazzetta dello Sport, ecco Brugnaro: "Nel basket la Federazione ha emanato una direttiva che imporrà impianti da 5 mila posti, il Taliercio ne tiene a stento 3500 e non si può allargare. Quindi il nuovo palasport si farà su terreni che sono già ' di proprietà del club. Una struttura da 10 mila posti finanziata con investimen- : ti privati. Nulla peserà sulla collettività. Chi guarda sempre al passato, il partito del "no", mi accusa di conflitto di interesse. Semmai sono in conflitto con i miei interessi visto che sono quello che paga. Il nuovo palazzo dello sport va costruito, altrimenti diventa molto complicato poter andare avanti. E anche col calcio stiamo lavorando".

Conferme in casa Reyer. "Casarin e De Raffaele sono due amici. Federico lo conosco da una vita, è una persona di massima fiducia. Non so se riuscirei ad andare avanti senza di lui visto che il tempo per seguire tutto non ce l'ho. Con Walter siamo diventati amici nel tempo, anche se i ruoli in un club devono rimanere distinti. Sono persone di alta statura morale, stiamo facendo un bel percorso assieme e non vedo alcun motivo per cambiare".