Ginobili e la decisione di tornare agli Spurs

Ginobili e la decisione di tornare agli Spurs

Aveva promesso che avrebbe raccontato tutte le sue esitazioni, le preoccupazioni e quanto altro dipendesse dalla sua decisione di ritirarsi o di tornare ancora una volta gli Spurs attraverso un articolo vergato per il quotidiano argentino La Nacion. E così è stato. Manu Ginobili ha avvertito tutti con un tweet e si è spiegato con l'articolo che riportiamo di seguito:

"Per rispetto alla squadra, non potevo ritardare oltre la mia decisione. Hanno bisogno di tempo per formare una nuova squadra. Se avessi deciso di smettere, avrebbero dovuto cercare altre soluzione. Ho voluto aspettare per vedere cosa succedeva con Aldridge. Era quella la mia deadline. Quando lui ha detto sì, toccava a me decidere.

Resto perché non riesco ancora a vedermi lontano dal basket. Sono passati due mesi, abbastanza tempo per fermare il pallone e pensare. Penso che questa sia una bella opportunità. Sono contentissimo per la nuova squadra e non volevo perdermi tutto il divertimento. Sapere che erano tutti sicuri che sarei tornato è stato un fattore determinante.

Se avessero avuto dei dubbi, avrei deciso molto più in fretta. Ma sapere che mi volevano è stato bello, mi ha fatto sentire rispettato e ha aiutato la mia decisione. Dev'essere davvero brutto doversi ritirare perché non puoi scegliere di continuare. Per fortuna non è il mio caso.
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Non ho guardato il secondo turno playoff, ne le finali di conference. Mi faceva troppo male. Poi ho visto le Finals e il basket mi mancava. E ho capito che volevo giocare di nuovo, che il fuoco bruciava ancora. Quando devi prendere una decisione importante come quella di smettere di giocare non puoi avere dubbi. Alcuni giorni mi svegliavo dicendomi che dovevo mollare; altri che dovevo rimanere. Ma per una decisione così importante dovevo essere sicuro al 100%.

Una volta che ho detto sì, tutti i miei dubbi sono scomparsi. Ne ho parlato con Pop. "Voglio assolutamente farlo". Mia moglie non ha problemi, mi ha sempre detto di fare quello che voglio. Anche per i bambini non cambia molto: il loro padre gioca a basket per vivere e per loro è normale. E' l'unica cosa che vogliono sapere". 

Adesso c'è un altro record da abbattere: manca una sola vittoria perchè il trio Duncan/Ginobili/Parker raggiunga lo stesso numero di vittorie del trio Bird/McHale/Parish: e nella prossima stagione regolare ci saranno 82 partite per stracciare tutti. Chissà quante generazioni passeranno prima che arrivi un nuovo trio altrettanto leggendario. Enon hanno ancora finito di stupirvi.