Euroleague - La lezione di Bertomeu: per l'Italia dopo Milano c'è il vuoto assoluto

Euroleague - La lezione di Bertomeu: per l'Italia dopo Milano c'è il vuoto assoluto

"In questo momento l'Italia per noi inizia e finisce con l'Olimpia" e "Siamo contenti dopo tanti anni di poter realizzare quello che è stato a lungo il nostro sogno, una vera e propria lega europea". L'ultima e la prima frase dell'intervista che Jordi Bertomeu, commissioner di Euroleague Basketball ha concesso a Massimo Oriani de La Gazzetta dello Sport sono esplicative del percorso che da 16 anni a questa parte, approfittando delle mancanze altrui (leggi FIBA e Federazioni nazionali) e di qualche spallata: "Fra poche settimane arriverà il verdetto dell'Unione Europea. Non sono esperti di sport e hanno voluto studiare nei minimi dettagli il caso. Mi auguro sia favorevole, che permetta quindi alle squadre di poter decidere dove giocare le coppe" ha fatto l'ECA per cercare di sottrarsi alla giurisdizione della FIBA dopo averne risanato un format che nel 2000 era in crisi quasi irreversibile. Una manifestazione d'elite che, in quanto tale, lo sarà sempre di più - NBA docet - che spera di allargarsi fino a 24 club visto che "Ci sono altre (squadre) con il potenziale per entrare a far parte di questo gruppo. Ora vedremo come andrà la stagione e quando ci saremo consolidati decideremo se sarà il caso di aggiungere club che hanno capacità e mercato che per noi abbia senso".