Dalmonte: "Siamo lontani dall'essere pronti"

Dalmonte: "Siamo lontani dall'essere pronti"

Luca Dalmonte, reduce dall'Europeo con l'Italbasket dove è stato secondo di Simone Pianigiani, ha rilasciato questa intervista a Fabrizio Fabbri de Il Tempo, quotidiano di Roma, che riportiamo integralmente.

Dalmonte è pronto a guidare l'Acea Roma, che domenica esordirà in campionato ad Ancona contro Montegranaro mentre dovrà spostarsi sul neutro per la sfida della seconda con Brindisi, alla ricerca di conferme dopo la fantastica stagione che l'ha vista arrivare alla finale scudetto. «La mia filosofia - dice il nuovo tecnico - è che non devi stare lì ad attendere che la vita ti scorra sotto i piedi ma devi attaccarla. Chi non è capace di accettare le sfide fa un'esistenza grigia. Sono ben cosciente di quale sia l'eredità che raccogliamo e questo non può che essere uno stimolo. Ma alla gente che ci segue con passione ed a chi ci deve giudicare dico di avere un po’ di pazienza. La squadra è molto cambiata così come gli avversari e in più avremo l'Europa. I risultati contano, ma vorrei che no si facessero bilanci affrettati».

Ad oggi come sta la Virtus?

«La situazione è un problematica perché la condizione generale è eterogenea per vari motivi. Dall'inizio della preparazione ad oggi la squadra non solo non ha giocato mai al completo le amichevoli ma non ha nemmeno fatto 1' di allenamento con tutti i componenti del roster in campo. Da oggi però dovrebbero essere tutti a mia disposizione e cercheremo di bruciare i tempi. Supereremo i problemi con lo spirito e l'atteggiamento giusti».

Felice di esordire contro un avversario abbordabile come Montegranaro?

«Sarebbe l'errore più grosso che potremmo commettere pensare una cosa del genere. La Sutor nel precampionato sembra aver trovato un grande equilibrio tecnico-tattico. Hanno tanto talento sul perimetro con Mayo e Collinse tre uomini d'area che sono bidimensionali e per questo possono mettere chiunque in difficoltà».

Come procede il recupero di Taylor?

«Durante il precampionato abbiamo provato, e con buoni risultati, della alternative in cabina di regia quando lui era negli Usa a curarsi. Questo lo deve sollevare da qualsiasi preoccupazione. È ovviamente un'attore protagonista di questa Virtus ma dobbiamo metterlo nelle migliori condizioni possibili».

Intanto si è inserito da leader Quinton Hosley, chiamato a sostituire Gigi Datome.

«Lui è un giocatore polivalente, a cui possiamo chiedere tante cose ma questo non deve appesantirlo. Sembrerà banale ma tutti sono importanti e nessuno è indispensabile altrimenti diventeremmo schiavi delle giocate di un singolo e perderemmo l'identità come gruppo».

Lei ha voluto fortemente Moraschini dopo che la sua crescita si è frenata.

«Deve prendere coscienza dei suoi mezzi e di ciò che io e la Virtus gli chiediamo. Ha talento e raccoglierà ciò che riuscirà a seminare. Ora dipende solo da lui, non può avere alibi».

Preoccupato dal doppio impegno campionato-Eurocup?

«Per niente, sarà uno stimolo pazzesco per tutti, dai giocatori, allo staff fino alla società. Rappresentiamo la città di Roma che ha diritto ad un palcoscenico così importante».

Cosa si sente di chiedere e di promettere ai tifosi?

«Penso che alla gente non si possa chiedere nulla se prima non si ha dato. Vorrei che i nostri tifosi,e lo dico con il massimo rispetto, avessero pazienza e ci sostenessero in un avvio per noi un pò complicato. Noi promettiamo di mostrare la faccia di una squadra unita che vuole ritagliarsi un grande futuro».