Charlie Recalcati: Lo sport insegna a gestire le sconfitte

Intervista a Carlo Recalcati dal Premio Panchina DOC
15.03.2016 21:44 di  Marco Garbin   vedi letture
Foto: Damiano Mazzetto
Foto: Damiano Mazzetto

Nella splendida cornice della Villa Cà Zane Martin di Dolo, nel corso della manifestazione Panchina DOC, promossa da Business Shoes ed organizzata da Federico Lovato e Diego Mazzetto, Carlo Recalcati ha ricevuto il premio Panchina DOC Basket.
Nell'occasione Charlie ha raccontato i primi passi della sua carriera: "E' ormai dal 1962 che sono nel mondo del basket professionistico, e posso ben dire che è un mondo che ti travolge.
Da piccolissimo, grande tifoso dell'Olimpia, sul parquet ammiravo tantissimo Sandro Riminucci, era il mio mito e lo imitavo. Stranamente i miei primi passi nel basket non furono contraddistinti dalla continuità. Difatti a 15 anni chiusi (o almeno così credetti) la mia carriera per iniziare a lavorare alla Marelli. Fu ovviamente una parentesi, ma posso dire che mi è servita molto: per esempio lì imparai a valorizzare la statistica, che poi ho sempre utilizzato nella mia carriera di allenatore. Fu Arnaldo Taurisano a volermi fortemente riportare sulla strada della palla a spicchi, nella Cantù che mi vide prima playmaker e poi guardia tiratrice, il ruolo più divertente in assoluto per me. Ed ironia della sorte (o magia di questo sport) fu proprio Riminucci a scucirsi lo scudetto dalla mitica maglia Simmenthal per porgermelo in occasione della mia consquista del tricolore con Cantù!
Dopo tanti anni sul parquet poi, quasi per gioco provai a far l'allenatore a Parma. E fu a quel punto che, valorizzando gli insegnamenti di grandissimi come Taurisano, Corsolini e Stankovic, iniziai la mia carriera di coach. Carriera che negli anni mi ha insegnato molto, ma soprattutto che per far bene l'allenatore è fondamentale non soffocare potenzialità e individualità di chi scende in campo.
Ed ho imparato anche un'altra lezione fondamentale che questo sport insegna: per ottenere vittorie bisogna imparare a gestire le sconfitte".