Bertomeu vaso di cristallo "FIBA vuole quello che ha perso in questi 15 anni"

Jordi Bertomeu più combattivo che mai nella guerra con la FIBA, che si vorrebbe riappropriare della Euroleague chiamadola con il nuovo nome di Basketball Champions League. Concetti ribaditi nell'intervista oggi concessa al Corriere della Sera, in cui il "commissioner" della Uleb dice: "Abbiamo costruito questo brand in quindici anni, non torneremo indietro proprio ora. Vogliono riportare a casa quello che hanno perso in questi quindici anni, ma penso che sia più logico cooperare che distruggere."

Autonomia e sponsor. "La Fiba deve capire che non è la Fifa. Nel basket non comanda lei, ma la Nba. Quando si parla di politica è facile convincere la gente: ti do il preolimpico se tu mi aiuti a fare questo. Ma quando si parla di business, conta il ritorno dell’investimento, diventa difficile mollare Real Madrid, Barcellona, Cska o Maccabi per squadre sconosciute."

Format. "La Fiba cambia idea in fretta. A novembre ha proposto una competizione con licenze di dieci anni, 16 giorni dopo a Roma ha riscoperto il merito sportivo. Noi non vogliamo essere chiusi come l’Nba, ma stabili con una porta sempre aperta ai risultati. Gli arbitri? La Fiba potrebbe non metterli a disposizione nostra. E’ già successo nel 2000, ma ne trovammo subito 80".

Vie legali. "Se qualcuno (dei clubs che hanno il contratto con Euroleague, ndr) vuole lasciarci, sarà libero di farlo. Ma lo stesso deve avvenire per la Fiba. Se le Federazioni dovessero vietare la partecipazione dei club alle nostre competizioni andremmo in tribunale". Allora si che la querelle sarebbe infinita. Ma la domanda finale non è stata fatta: il format Euroleague a 11 (se le 5 che dovrebbero qualificarsi non avranno il permesso per iscriversi) potrà reggere sul piano economico? A quel punto la sommatoria delle risorse investibili da FIBA e IMG - che scoprirebbero avere un interesse loro due a cooperare - avrebbe il sopravvento sulla Uleb di cristallo...