Andrea Trinchieri e le differenze nel basket tra Italia e Germania

Fonte: sportal.it
Andrea Trinchieri e le differenze nel basket tra Italia e Germania

Incontro con la stampa italiana per Andrea Trinchieri a Milano. Il coach ha appena conquistato il titolo di campione di Germania con il Brose Bamberg, e gli viene chiesto di raccontare la sua esperienza naturalmente messa a confronto con la realtà del basket italiano.

Emigrante. "Non è facile fare l'emigrante, me lo disse anche Ettore Messina. Quando vai all'estero c'è sempre qualcuno che pensa che vai a rubare il posto agli allenatori locali. Io comunque sono felicissimo di questo titolo, arrivato al primo anno, non era scontato nè richiesto".

Esperienza. "E' stata sicuramente un'esperienza diversa in un Paese diverso dall'Italia, dove invece se vinci sei un eroe e se perdi ti tirano i pomodori. In Germania è tutto più annacquato e non lo dico con un'accezione negativa, anzi. Il basket è più vicino a quello dell'NBA, si punta sullo spettacolo, che c'è anche in caso di sconfitta, in palazzetti perfetti, con ristoranti da 500 posti e la gente che rimane sul posto per tre ore e mezza", ha raccontato l'ex coach di Cantù.

Differenze. "Da noi il 90% degli spettatori è competente. In serie A sono passati grandi campioni che hanno fatto la storia mentre in Germania è nato tutto nel 1993 con l'Europeo vinto ancora non si sa bene come da Svetislav Pesic. Non c'è tradizione ma stanno colmando il gap ad ampie falcate e il prodotto è sicuramente più accattivante".

Olimpia Milano. "Contatti? No, nessun incontro ravvicinato del terzo tipo. Sono tornato in Italia ma qui non vado neanche in birreria, a Bamberg ce ne sono 42 per 70.000 abitanti...".

Nazionale Azzurra. "La domanda ci sta ma non posso rispondere: se dicessi che non mi piacerebbe snobberei l'Azzurro e se dicessi che vorrei allenarla sembrerei uno che vuole rubare il posto ad un collega molto competente".

Melli e le voci di mercato. "Nicolò Melli? Mi piace molto, è in scadenza di contratto e lo seguiamo ma non penso sia realizzabile, Milano ha la priorità. Metta World Peace? Lo escludo, siamo coperti in quel ruolo con giocatori locali".