Alberto Bucci, un fiume in piena sui Crabs

02.10.2009 10:10 di Matteo Marrello   vedi letture
Fonte: La Voce di Romagna

Allenatore, politico, opinionista, e adesso anche presidente. Evidentemente è un poliedrico di natura, il nuovo presidente dei Crabs. Alberto Bucci, 61enne bolognese ma ormai da 13 anni in pianta stabile a Rimini, arriva al timone di via Dante grazie alla sua intermediazione tra il venditore Rimini Sport e gli acquirenti Garini e Bergamini, che è stato lui a presentare ad Adriano Braschi più di due mesi fa.
Dopo il fallimento della trattativa con Sabatini per la presa di Bologna, Bucci ha indirizzato le mire del progetto “Riviera Solare” verso le coste della riviera romagnola, sfondando una porta che aveva solo bisogno di essere appena sfiorata.
“Sono orgoglioso di aver coinvolto questi signori in questo ambizioso progetto – attacca – e credo che tutto ciò sia molto bello per Rimini. Vi parlo da intermediario, le idee della nuova proprietà sono interessanti e a lungo termine, sportivamente parlando: l’obiettivo è tornare in serie A nel giro di due, massimo tre stagioni. C’è voglia di riportare Rimini dove le compete, al piano più alto del basket italiano”.
I proclami, questi maledetti. L’ultima volta che qualcuno parlò di A1 in due anni e Eurolega in 4, otto mesi dopo un australiano che adesso non si sa nemmeno se sia vivo (Derek Moore) fu il salvatore della patria, e della LegaDue, insaccando un piazzato da sei metri contro l’Upea Capo d’Orlando, in uno spareggio per non retrocedere. Meglio volare bassi, forse, anche se l’entusiasmo di Bucci è qualcosa che contagia, così di primo acchito.
“Ringrazio Braschi e gli altri soci, hanno dimostrato un amore incredibile per questa piazza – prosegue – Loro continueranno a lavorare con noi, così come tutto lo staff, che non verrà assolutamente toccato. Il posto che abbiamo scelto per questa conferenza (il bar – pasticceria Vecchi, ndr) ha un significato preciso, rappresenta quella riminesità e quella passione che ho visto nel match amarcord della Marr Superstar. C’è un fuoco acceso, in questa città, che bisogna solo soffiare e alimentare per farlo di nuovo bruciare: io sono qui dal 1974, e sono orgoglioso di sentirmi riminese”.
Le novità, però, saranno tante, anche a breve termine. Perché Bucci ha già individuato nel marketing e nella comunicazione a 360 gradi l’arma giusta per riaccendere una passione che pare sopita da tempo. “Ogni volta che le persone hanno creduto in me io le ho ripagate, e abbiamo avuto successo insieme – è un fiume in piena –. Al mio fianco ci sarà Ricky Morandotti, che ha grande entusiasmo e tantissime idee: sarà il nuovo team manager della squadra. Vogliamo poi aumentare lo staff organizzativo, servono persone che facciano grande e completa la società. Ecco, noi aspiriamo ad avere una grande società, perché questo è alla base di ogni grande squadra. Parlerò personalmente con gli industriali, gli albergatori, la CNA, voglio convincerli a sposare il nostro progetto. E poi entreremo di più nelle scuole, e i giocatori si renderanno molto più disponibili con la gente”.
In ultimo, la squadra. Per ora va bene così, ma non sono esclusi interventi sul mercato per colmare le lacune, ora che gli “euri” pare non siano più un problema. “Sacco lo conosco da una vita, ci siamo affrontati almeno 20 mila volte e ho la massima fiducia in lui, come in tutto il gruppo. Se occorrerà correggere qualcosa lo faremo, ma con cognizione di causa e valutando tutti i pro e i contro”.
 

Matteo Peppucci