Serie B - Nessun coro razziale da parte dei tifosi di San Severo

Serie B - Nessun coro razziale da parte dei tifosi di San Severo

Un lettore di pianetabasket.com ci ha segnalato questo comunicato stampa della Cestistica San Severo in risposta a quanto apparso anche in questo sito a nome del Basket Recanati che ci aveva inviato una protesta per insulti razzisti rivolti al giocatore Yande Fall. Ecco il testo:

La Cestistica Città di San Severo smentisce senza se e senza ma la ricostruzione dei fatti apparsa sul comunicato stampa pubblicato stamane (lunedì scorso, ndr) dall'U.S. Basket Recanati sul proprio sito ufficiale in merito a presunti cori razziali fatti dai nostri tifosi contro l'atleta Yande Fall. Sono comportamenti che non ci appartengono e non accettiamo che si voglia buttare in polemica, deviando dal netto risultato del campo, una così bella partita.

La tifoseria giallonera, sicuramente più rumorosa e in numero maggiore di quella casalinga, ha sostenuto correttamente, dall’inizio alla fine, i giocatori della propria squadra, urlando contro ogni giocatore del Recanati in caso di errori nei tiri. Questo è avvenuto con Fall, Guarino e anche con gli ex Di Viccaro e Zampolli, insomma con tutti i giocatori avversari, come lo stesso hanno fatto - nel sano gioco delle parti - i tifosi locali nei confronti dei nostri. Nulla più di un caloroso, sicuramente fazioso, ma corretto tifo. Rispetto all’episodio successo al 29° minuto, riteniamo che l’arbitro, vicinissimo all’azione e quindi conscio di quanto accaduto, bene abbia fatto a fischiare il fallo tecnico al giocatore Fall. Questi piuttosto che riprendere la posizione in campo, forse per la frustrazione del mancato recupero di un pallone importante, provocava i tifosi della Cestistica, che invece stavano gioiendo per il suo errore. Nulla a che vedere con il colore della sua pelle.

Ci verrebbe piuttosto da recriminare sulle provocazioni rivolte ad alcuni giornalisti posizionati proprio vicino agli ultras recanatesi; su come sia stato trattato il nostro fotografo ufficiale, a cui a fine partita è stato impedito di fare le rituali interviste; su come ad un nostro dirigente sia stato dato del terrone, cosa di cui per altro andiamo fieri, ma preferiamo lasciar perdere, consci che una partita così concitata e per giunta persa possa far perdere la testa a qualcuno.

A puro titolo di cronaca vogliamo ricordare che veniamo da una terra, la Puglia, che da sempre si è distinta per l’accoglienza delle persone, di ogni religione e colore. Nella storia della Cestistica ci sono stati tanti giocatori con la pelle nera. Non crediamo che Ousman Gueye o Iris Ikangi serbino ricordi negativi della loro permanenza sanseverese...anzi! Per noi e per i nostri tifosi l'unica discriminante è la dedizione alla maglia Giallo-NERA. A noi il nero piace: noi siamo i Neri!

Concludiamo con un ultimo "dettaglio": San Severo ha come Patrona Maria SS del Soccorso, Madonna dalla pelle nera, venerata da tutto il popolo.

Per noi il fatto è archiviato e vogliamo tornare a pensare e parlare di sport condividendo con tutti una amara riflessione. Spesso abbiamo l’impressione che avere tanti tifosi al seguito, in casa e fuori, diventi un problema e dia fastidio a qualcuno. Se avere tanto pubblico diventa una zavorra perché ci si affanna a fare statistiche, classifiche di affluenza e iniziative per incrementare gli spettatori? Per chi si organizzano i tanti campionati e competizioni? A chi serve l' autoreferenzialità?

Ufficio Stampa Cestistica Città di San Severo