Scuole aperte allo sport: iniziativa che non protegge i rapporti fra istruzione e agonismo

Scuole aperte allo sport: iniziativa che non protegge i rapporti fra istruzione e agonismo

Alla presentazione del progetto sperimentale “Scuole aperte allo sport”, rivolto alle ragazze e ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado proposto dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, il presidente del CONI Giovanni Malagò ebbe a dichiarare: “In questi anni abbiamo fatto molta strada con il MIUR e con la Ministra Fedeli. Prima del mio arrivo non c’era un dipartimento che si occupava dei rapporti tra sport e scuola, lo abbiamo creato perché era diventato una necessità. L’Italia ha ereditato una situazione complicata sotto questo aspetto, stiamo cercando di correre ai ripari. Se siamo ancora quinti al mondo nel medagliere olimpico estivo e invernale e se vinciamo ancora tanti titoli mondiali individuali – come accaduto nel 2017 -, pensate cosa potremmo fare se riuscissimo ad avere una spinta dal settore scolastico. Siamo già dei colossi, diventeremmo qualcosa di ancora più grande rispetto al modello che già rappresentiamo".

Valentina Vezzali (qui) ha già avuto modo di schierarsi apertamente e dichiarare come la scuola sia nemica dei giovani prospetti dello sport italiano al massimo livello, e l'iniziativa ha riguardato soltanto qualche studente volenteroso in difetto di attività motoria di base e in abbondanza di divano, televisore e merendine. Probabilmente il ministro aveva un'idea populistica dello sport e il presidente del CONI un'idea di elite che non coincidono assolutamente. Ma così è, ognuno gira le parole a suo piacere...

E' stato realizzato un sito internet, sono state organizzati incontri con campioni di diverse discipline, tante belle cose mediatiche che si vendono facilmente e creano numeri "interessanti" ma se alla fine possa aver creato qualcosa di interessante in uno (Fedeli) o nell'altro senso (Malagò) non è dato sapere. Ma probabilmente rimarranno soltanto i saldi dei soldi spesi inutilmente (ma non a nostra conoscenza).

A Cesenatico, da ieri 28 maggio, è in corso la “Festa dello Sport Scolastico” con 1200 studenti. Ci vogliono venti righe per inserire tutto il numero dei patrocinanti all'evento. Da cui non uscirà un rigo di prospetti interessanti per lo sport agonistico in Italia, quello che porta alle Olimpiadi, come vorrebbe Malagò. Non abbiamo alcun indizio che ci dica se i 1200 partecipanti siano stati salvati dai pomeriggi alla televisione che tanto fanno comodo a tanti genitori, né che per fare sport abbiano avuto bisogno di questa manifestazione, forse solo buona ad evitare qualche interrogazione nei giorni in cui si preparano gli scrutini...