Ruba i soldi del basket, piange per i tagli del Coni il calcio arraffatutto

02.12.2016 16:06 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Ruba i soldi del basket, piange per i tagli del Coni il calcio arraffatutto

Tra calcio e basket accidenti al meglio a chi ha ottenuto i risultati più brillanti nell'ultimo quadriennio olimpico. Ma il mondo del  pallone fa sempre quadrare i suoi conti, anche con l'aiuto della stampa cartacea sportiva che tiene volentieri il sacco. Agisce di lobby e "ruba" i soldi che la legge Melandri aveva dato alla pallacanestro, 900.000 euro. Tavecchio chiagne e fotte, per poi farsi trascrivere sul caso questa dichiarazione dalla Gazzetta: «Quelli sono soldi del calcio, non dello Stato». Non è vero, ma chi se ne frega, tanto l'ha scritto la Rosea! La legge Melandri per concedere al pallone di tutto e di più in tema di diritti televisivi in pieno regime di monopolio - quindi tirando calci in bocca agli altri sport - si doveva giustificare con la storiella del professionismo e da qui l'obolo al basket con la scusa che è l'unico sport tale oltre al pallone. Sarebbe ora di rivedere questo regime di monopolio: è un cane che si morde la coda con questo football che si prende tutti gli spazi possibili e immaginabili e poi dichiara di averci anche la audience dalla sua parte!

Poi, ieri, quando il presidente del Coni Malagò ha comunicato i contributi alle varie federazioni, Tavecchio ha pianto lacrime di coccodrillo perché quelli al football sono diminuiti passando da 37,5 a 33 milioni. A parte il fatto che la FIGC rappresenta società che gestiscono una massa di miliardi tale che i quattro milioni li potrebbero tirare fuori con uno schiocco di dita - ma alla Gazzetta piangono per la riduzione... - deve incassare anche la nota di Malagò che chiosa: "I criteri sono meritocratici: alla Figc poteva andare peggio". Chiaro che l'autocritica non c'è, in casa Tavecchio! Che in ogni caso ha vinto: abolita la legge Melandri soldi alla pallacanestro non ne arriveranno più, e verrà a mancare una dotazione che era una garanzia per la programmazione. Invece i 500.000 euro in più che abbastanza generosamente il Coni ha dispensato a Petrucci (passato da 3,6 a 4,1 mln) sono una 'una tantum' che non è detto si ripeta. E per fare un programma non è certo una bella notizia.

Per l'informazione, le federazioni che hanno visto aumentare i contributi sono quelli Vincenti alle Olimpiadi: nuoto, tiro, volley. Ma non ingannatevi da soli: al calcio 33 milioni, al nuoto, seconda federazione con più contributi, solo 6,9 milioni. Ci vogliono le prime sei alle spalle del calcio per sommare la stessa cifra...