Minors - La disarmante vicenda della Pallacanestro Lo Gozzo

Minors - La disarmante vicenda della Pallacanestro Lo Gozzo

Riceviamo e pubblichiamo: Ciao Pianeta Basket! Eccoci qua! Pallacanestro Lo Gozzo Contigliano. Autentici minors dalla provincia di Rieti, Lazio. Dove il basket è più che una passione, quasi un dovere. Talmente minors che il giorno della foto di squadra con il drone, non tutti portano il completo. E allora ci ingegniamo: facciamo metà con la prima maglia e metà con la seconda!

Siamo nati da 3 anni. Il primo anno, UISP Roma: una mezza catastrofe sportiva. Squadra organizzata ad ottobre, 3 vittorie, la prima ad aprile a giochi fatti. Ultimo posto assoluto. L' anno successivo CSI Roma, decisamente meglio. Fino agli ottavi di finale, tra le prime 16 (su 64!) della provincia di Roma e dintorni. Ma per un minor reatino, Roma è difficile. Un' ora per arrivare, mezz'ora nel traffico, se sei fortunato, per entrarci, spogliatoi, riscaldamento e partita. Poi l’immancabile cena, che si sia vinto di 1 con un buzzer beater da centrocampo o perso di 50, non fa differenza. Si torna a casa alle 2 di notte. Massacrante.

Quest' anno si apre una nuova possibilità. CSI interprovinciale Terni-Rieti. D' altronde siamo abituati ad emigrare fuori provincia, in 3 anni abbiamo incontrato solo 4 squadre di Rieti. Un campionato piccolino, 6 squadre, 3 di Rieti e 3 di Terni: due ternane si defilano prima dell’inizio, ma va beh, le trasferte son vicine e si accetta di partecipare. Iniziamo a vincere. Non ne perdiamo una. Girone d'andata a punteggio pieno. Si vince la prima di ritorno. Andiamo forte, anche oltre ogni nostra aspettativa. A metà gennaio ci arriva una mail come tante: "Martedì 23 Gennaio alle ore 18,30 è convocata una riunione presso comitato di Terni per il riconoscimento dell'interprovincialità del campionato". Andiamo alla riunione con la tranquillità di chi va a prendere un caffè ma veniamo accolti da una doccia gelata. Sembra che, per vizi di forma e motivi burocratici (e politici aggiungiamo noi), il campionato non sia stato ancora validato dal Comitato Nazionale. Il Comitato organizzatore non ha rispettato alcune procedure, quello di Rieti, a cui siamo affiliati, non vuole passarci sopra, si lamenta mancanza di comunicazione, ci si rimpallano le responsabilità ed i rispettivi comitati regionali sono in agitazione. Volano lettere dai toni minacciosi, accuse e insinuazioni. Manca solo una cosa: la volontà di risolvere il problema e di salvare il campionato.

Torniamo a casa scossi, più o meno con queste parole degli organizzatori: "Provate voi a ricucire lo strappo tra i comitati, noi siamo in guerra". Noi? Una squadra di pallacanestro deve risolvere da sé i problemi politici, burocratici ed amministrativi di un Comitato organizzatore, perché un campionato sia riconosciuto, poter accedere alla fase regionale – che da un biglietto per la fase nazionale - guadagnata sul campo? Ci viene addirittura proposto di ricominciare il campionato da zero, facendo le procedure correttamente. Ed annullando tutti i risultati sportivi raggiunti fino a quel momento, aggiungiamo noi. Ci viene il sospetto che possiamo essere scomodi. Una squadra di Rieti, campione provinciale a Terni e campione regionale in Umbria a qualcuno potrebbe non andar giù.

Passa un altro mese nel silenzio. Termina il girone di ritorno. Sempre primi, 28 punti su 30 a disposizione, una sola sconfitta al supplementare a fronte di nove vittorie. Tutto tace. Alla fine di febbraio il comitato CSI di Rieti, con una chiamata informale, ci comunica con certezza che il campionato non è stato riconosciuto e non sarà valido per l’accesso alle successive fasi, secondo le indicazioni del Comitato nazionale e dei comitati regionali. Tra le diverse, affannose, giustificazioni, ce n'è una in particolare: da quest' anno il CSI ha eliminato le fasi interregionali e non sarebbe mai stato possibile permettere l’interregionalità di un campionato. Benissimo, (mica tanto, in realtà: a settembre, in sede di iscrizione, nessuno ci aveva paventato questa possibilità!) ma sapete spiegarci perché lo stesso comitato CSI Umbria ha validato il campionato provinciale di Perugia a cui partecipa una squadra di Sansepolcro, Toscana? Forse siamo più scomodi noi di Lo Gozzo Contigliano, vista la posizione in classifica. Intanto, alla fase ad orologio continuiamo a vincere, non curanti delle polemiche, ma feriti nell’orgoglio. Dal comitato organizzatore nemmeno una parola, formale o confidenziale. Hanno premura di rammentare puntualmente alle squadre di provvedere al saldo delle tasse gara (sacrosanto!) e di attenersi pedissequamente al calendario stilato per terminare le gare entro le date previste. Nessuno aggiorna più la classifica sul sito, non sappiamo nemmeno i risultati delle altre partite, una partita della fase ad orologio è stata rinviata addirittura 3 volte!

Cosa dovremmo dire ai ragazzi che tra i loro mille impegni hanno deciso di far parte di una squadra di basket? Che hanno messo in gioco tempo e denaro per trovarsi inconsapevolmente a partecipare al "Primo torneo del volemose bene"? Come possiamo sdebitarci davanti a chi ha rinunciato a serate in famiglia ed ore di lavoro per allenare questi ragazzi, a chi ci aiuta a tenere in piedi una squadra ed un’associazione che porta nelle palestre atleti, appassionati, fidanzate, amici e familiari? Vogliamo raccontar loro che anche nello sport amatoriale le invidie, la politica e l'inganno hanno più importanza di un pick&roll o di un canestro sbilenco? Raccontateglielo voi, che noi non riusciamo proprio a farlo. Noi vogliamo solo divertirci, sognando le finali nazionali.

Pallacanestro Lo Gozzo Contigliano