Lega A - Enel, New Basket, Brindisi: un rapporto a tre da non confinare nella bega politica

09.02.2017 10:46 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Lega A - Enel, New Basket, Brindisi: un rapporto a tre da non confinare nella bega politica

La doccia a ciel sereno è caduta quasi peggio della neve a Brindisi, quando i tifosi, nel pomeriggio di ieri, si sono accorti che il nome Enel era sparito dalla pagina Facebook della New Basket Brindisi poco dopo l'annuncio del nuovo sponsor per la Final Eight di Coppa Italia Cantine Due Palme, corredato da maglie verdi al posto del tradizionale biancoazzurro. Più o meno nello stesso momento, ma evidentemente fatto già a conoscenza di chi di dovere, il sindaco della città pugliese Angela Carluccio ufficializzava a Roma il parere negativo dell'amministrazione all'Aia per la centrale Enel di Cerano. Coincidenze? Per i tifosi sembra di no, come scrive stamattina la stampa locale...

Non tocca a noi discettere su un argomento così delicato come la gestione ambientale di una centrale elettrica. Le evidenze scientifiche sui tumori nella Terra dei Fuochi come le altrettante nella vicina Taranto dell'Italsider non possono essere sottovalutate o ridotte a scambio di potere politico. Ci saranno un Renzi o un Emiliano di mezzo ma sono problemi di altra natura. Perché di mezzo ci va l'unica vera eccellenza sportiva di Brindisi, il motivo per cui è conosciuta in tutto il mondo: la New Basket. Che ha girato l'Europa con le Coppe, che è meta ambita per stranieri che vogliano intraprendere una carriera europea. E che grazie alla pallacanestro non è soltanto il luogo dove termina la Via Appia.

Perfino nella NBA tante squadre sono sorrette, se non proprietà, di aziende che operano nel campo dell'energia e che così partecipano attivamente nel sostenere il territorio. Che Enel e New Basket siano un binomio quasi inscindibile in questa terra salentina così lontana dai centri di potere politico e industriale nazionale è ovvio. Come, ed è argomento che sosteniamo da tempo su pianetabasket.com, è ovvio che i tempi debbano portare grandi trasformazioni nell'essere e nel gestire una società di basket di primo livello. La sfida che attende tutta la città di Brindisi si chiama il porre le fondamenta economiche perché la pallacanestro diventi un business. Un nuovo palazzo dotato di quello che occorre per fare l'accoglienza, per poter lavorare h24 e autoalimentarsi è fondamentale, ed è proprio compito della politica progettare un avvenire migliore. Coagulare le risorse necessarie perché il mecenatismo non è una virtù riconosciuta dalla Stato e soprattutto le risorse personali sono sempre limitate. Una ricetta che vale per tutti, da Trento ad Agrigento, da Torino a Brindisi.

I tifosi si sono preoccupati: logico, non c'è bisogno di leggere il bilancio per immaginare quanto la sponsorizzazione dell'Enel sia necessaria per mantenere il livello adeguato che ha portato a tante Final Eight e a tante soddisfazioni sportive nei playoffs di serie A. I programmi per la prossima stagione si fanno adesso; sembra che ci sia tanto tempo, in realtà sta già scivolando via. Abbandonare la New Basket Brindisi, per di più negandosi senza una risposta tutti gli interlocutori, sarebbe un tradimento da vivere a livello internazionale. Sarebbe buttare alle ortiche quanto di bello fatto fino ad oggi in un settore dove interagiscono milioni di consumatori-tifosi, per tacere di quelli che vivono con tale passione, da queste parti, le vicende della società da essersi fatti perfino soci. Per crearsi un'immagine ci vuole molto tempo, per distruggerla basta un attimo di distrazione.