"Il basket è dei tifosi, non delle televisioni".

25.11.2014 14:33 di  Umberto De Santis   vedi letture
"Il basket è dei tifosi, non delle televisioni".

Lo striscione innalzato dalla curva sassarese è lapalissiano, in un mondo normale. Nel mondo dei media televisivi, invece, si continua a sperimentare di tutto contro lo spettatore dell'evento, e poi ci si chiede perchè. Raggiungere un punto di equilibrio non è possibile?

La Nuova Sardegna dà conto dell'iniziativa del pubblico di Sassari-Avellino, e zitta zitta anche la società posta sul proprio sito l'articolo che incrimina l'organizzazione televisiva della gara: "La protesta dei 5mila del PalaSerradimigni è esplosa ieri all'inizio del secondo quarto del match con Avellino. Iniziato alle 20, per esigenze televisive. Il pubblico sassarese ha messo in scena un vero e proprio flash mob, con l'esposizione di migliaia di cartoncini con su scritto "20,30", l'orario classico dei posticipi serale: assai più gradito ai tifosi, che in un giorno lavorativo avrebbero la possibilità di raggiungere il palazzetto in tempo per il match.

Il Commando ha poi esposto in settore C uno striscione che non lascia spazio a dubbi: "Il basket è dei tifosi, non delle televisioni".

Le Dinamo negli ultimi mesi ha giocato regolarmente di lunedì, visti gli impegni in Eurolega del venerdì, ma l'orario dei posticipi di campionato viene deciso dalla Rai, che ha acquistato i diritti delle partite, e non dipende dunque dalle volontà della società sassarese. Una mediazione sembra per il momento impossibile.

E lunedì prossimo la Dinamo giocherà ancora alle 20 ma in trasferta, a Capo d'Orlando". Chissà che ne pensano, giù in Sicilia...