Amadio assolto per il crac Vuelle, una storia di basket senza soldi

Amadio assolto per il crac Vuelle, una storia di basket senza soldi

Doppia assoluzione piena di cui una irrevocabile. Il protagonista del fallimento della Vuelle nel 2005, l'imprenditore abruzzese Enzo Amadio, condannato in primo grado per bancarotta fraudolenta per il crac societario è stato assolto due volte sia per la vicenda Vuelle che per il fallimento della controllante Hadd, che non ripianando le perdite della società sportiva la condusse alla fine. Il tribunale ha stabilito che non vi fu una volontà negativa di lasciar morire la Vuelle quanto piuttosto l'impossibilità di versare nelle sue casse la somma di 3 milioni di euro necessaria. Questo perché varie compagini sociali della Hadd si erano ritirate lasciando solo Amadio.

«Sono sentenze - spiega l'avvocato di Amadio Elio di Filippo a Luigi Benelli del Corriere Adriatico - che devono riabilitare Amadio. Devono riconsegnargli quella reputazione che gli è stata sottratta in anni difficili. È stato un calvario. Ma oggi tira un sospiro di pur rimanendo rattristato dal percorso e dalla rovina delle società". Infatti la Vuelle fallì. La capacità finanziaria ed economica di sostentamento delle società di basket è ancora troppo aleatoria: non a caso in questi giorni si parla di un allargamento della serie A Legabasket a 24 formazioni, il che implicherebbe un budget complessivo di 120 milioni di euro almeno per un campionato, 5 a squadra. O di inviare in serie A formazioni che oggi in A2 hanno un budget complessivo a disposizione di 1-1,3 milioni di euro e uccidere la qualità del campionato...