Top&Flop di Varese-Capo d'Orlando, migliori e peggiori

27.03.2017 03:26 di  Alessandro Palermo   vedi letture
foto IASENZA
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Varese fa cinque di fila in campionato, alla Openjobmetis deve arrendersi anche Capo d'Orlando. A Masnago finisce 74 a 72 per i lombardi, di seguito Top&Flop della partita, ovvero migliori e peggiori del match. Quattro giocatori per squadra:

TOP:
Kristjan Kangur, Varese (MVP)

Nettamente la miglior partita della stagione, quella della rinascita, verrebbe da dire. Verrebbe, perché a quasi 35 anni non si può risorgere: «O forse sì Bullo?». Sì che si può, Kangur è rinato. In tanti lo davano per morto, noi in primis, lui invece - ancora una volta - ha dimostrato di essere un giocatore di rara intelligenza cestistica. In 30' sul parquet spiega pallacanestro, si inceppa in alcuni frangenti, ma la sua conferenza è da applausi e abbiamo preso nota di tutto. Morde in difesa, graffia in attacco, è ovunque. Chiude con una doppia doppia da 12 punti e 10 rimbalzoni, di cui 8 offensivi, quasi la metà dell'intera Varese (17). Prima del match l'estone prendeva un rimbalzo offensivo di media a partita, con 3.3 totali. Contro l'Orlandina sembrava una piovra. Contro l'Orlandina sembrava il Kangur di una volta. VOTO 9.

Dominique Archie, Capo d'Orlando

Una macchina quasi infallibile (10/13 dal campo), sparafiamme. Per poco non incenerisce Varese da solo, a suon di canestri. Alla fine segna 26 punti, di cui almeno la metà pesanti come una montagna. Per provare a capire il suo impatto, diamo un dato molto significativo: Capo d'Orlando nell'ultimo quarto segna 14 punti, 10 sono tutti a firma di Dominique Archie. E' il protagonista indiscusso del finale, oltre ad essere l'ultimo ad alzare bandiera bianca. Il bottino personale prevede anche 8 rimbalzi, chiude con 30 di valutazione, prova mostruosa. VOTO 9.

Massimo Bulleri, Varese
Un 40enne dalla corazza argentata: Massimo Bulleri, eroe ad Atene 2004, eroe anche dopo 13 anni di sudore e sacrifici. La stoffa del campione si è vista ancora una volta, un piacere per gli occhi. In avvio - sulla sirena dei 24 secondi - il "Bullo" segna il canestro del 20 pari, mandando i primi segnali a Masnago. Sarà la sua serata, perché è lui che lo ha deciso. Una scena, più di tutte le altre, ci ha stregato: dopo una caduta rovinosa si rialza manco fosse un ragazzo dell'under 20, con lo stesso appetito di uno squalo bianco. Segna 9 punti in appena 15', sbattendosi anche in marcatura con buoni risultati. Alzi la mano chi pensava di vederlo ancora così protagonista in Serie A... nessuno? VOTO 8.

Dominique Johnson, Varese
Cinque vittorie di fila sono abbastanza per trarre conclusioni: è lui l'uomo della svolta biancorossa, insieme al boom di Anosike ed al ritorno di Maynor. Se, però, bisogna dirne soltanto uno - da affiancare ovviamente al lavoro di coach Caja - scegliamo lui, senza alcun dubbio. Il più acclamato alla presentazione delle squadre, Johnson è entrato nei cuori dei tifosi varesini a suon di canestri ma anche a suon di giocate difensive. Non molla mai, mai. 15 punti (7/7 ai liberi), 6 rimbalzi, 4 falli subiti, 2 assist e 19 di valutazione, la più alta tra i biancorossi. Inquietante lo 0/5 da tre (4/13 dal campo), spazza via tutto però segnando il canestro che - di fatto - consegna vittoria e salvezza alla Openjobmetis. Dopo il parziale di 9 a 0 dell'Orlandina, ci ha pensato lui ad evitare la clamorosa beffa, realizzando un gioco da tre punti che ha messo fine al black out di Varese, durato quasi 5'. VOTO 7.

Drake Diener, Orlandina

Altro giro, altro veterano. Dopo Bulleri e Kangur è il turno del classe '81, il quale sembra possa giocare a pallacanestro ancora per altri dieci anni. E' nato per fare questo Drake, giocare e segnare. Al termine sarano 16 i suoi punti, di cui 9 provengono dalla specialità della casa: il suo tiro da tre, pulito, elegante, cinico. Per lui anche 6 rimbalzi e 17 di valutazione, peccato che nel quarto periodo raffreddi la mano, spegnendo l'interruttore troppo presto. Al 30' era già a quota 16 con 3 bombe su 3, poi probabilmente è arrivato stremato all'ultimo round. VOTO 7.

FLOP:
Daniele Cavaliero, Varese
Dovremmo andarci giù pesanti con il voto, visto il gesto violento assolutamente da condannare. Per questo, infatti, non può meritare una sufficienza piena che sul campo aveva comunque saputo guadagnarsi. Dà un calcio al secchio del latte, rovesciando tutto l'impegno dimostrato. Non sappiamo da cosa sia stato spinto per mettere addirittura le mani al collo di Stojanovic, sicuramente dalla rabbia ma ci deve essere dell'altro. Una reazione che non appartiene al suo stile, una situazione nella quale un professionista della sua esperienza non dovrebbe mai ritrovarsi. Fino a quel momento (17') aveva giocato molto bene per oltre 10', puntando tutto sull'intensità difensiva. Peccato. VOTO 5.

Tommaso Laquintana, Capo d'Orlando
C'è poco da commentare di fronte ad un -4 di valutazione, condito con olio andato a male: 0 punti (0/3 dal campo), 1 palla persa e -9 di plus minus in undici minuti di impiego. VOTO 4.

Antonio Iannuzzi, Capo d'Orlando
Completamente cancellato dall'onnipresenza dei lunghi varesini, con Anosike non ci capisce nulla, idem con Kangur. Per sua fortuna sta in campo soltanto 11', risultando comunque il peggiore per plus minus (-14). VOTO 4.


Una menzione in particolare anche per Oderah Anosike e Mario Delas, i quali hanno dato vita ad una battaglia bellissima nel pitturato.
Alessandro Palermo,
Inviato a Masnago