Serie A - Cosa ci lascia questa stagione, dalla A alla Z

21.06.2017 19:16 di Alessandro Palermo   vedi letture
Abass, foto di F. Iasenza
Abass, foto di F. Iasenza
© foto di F come... Flop di Milano

Con la vittoria di ieri sera della Reyer, si è chiusa definitivamente la stagione di Serie A 2016-2017. L'Umana Venezia del patron Luigi Brugnaro si è laureata campione d'Italia, battendo 4-2 una comunque favolosa Dolomiti Energia Trento. Nel "day after" dello Scudetto vogliamo andare a ritroso, facendo un ampio giro panoramico della stagione: dalla prima, all'ultima giornata di questa sorprende annata, cosa ci lascia il campionato appena concluso? Scopriamolo insieme, andando a ripercorrere i momenti più significativi dell'anno. Giochiamo con l'alfabeto, il riassunto del '16-'17, dalla A alla Z:

A come... Attilio Caja
Il coach pavese ha risollevato la stagione della Pallacanestro Varese, trasformando la squadra e cambiandone il proprio destino. Da situazione drammatica, con l'ultimo posto in classifica dopo la Final Eight di Rimini, al sogno playoff. L'Artiglio ha lasciato il segno ancora una volta, salvando le sorti della Openjobmetis proprio come nella stagione 2014-'15, quando le cose iniziarono nel peggiore dei modi sotto la gestione di Gianmarco Pozzecco. Questa volta, però, l'operato di Caja è stato ancor più decisivo, riuscendo a cambiare completamente pelle ad una formazione che rischiava davvero la retrocessione in A2.

B come... Brescia
La stagione della Leonessa è stata a dir poco sorprendente, figlia di un girone d'andata strepitoso, nonostante un inizio preoccupante fatto di cinque ko nelle prime sei gare. Da lì in avanti, dalla settima alla quindicesima giornata, la squadra di coach Andrea Diana (che per qualcuno ha rischiato seriamente l'esonero) ha vinto 6 partite su 9, conquistando meritatamente l'accesso alla Coppa Italia. Una manifestazione disputata con grinta e tanto cuore, che ha infuocato la passione dei tifosi bresciani, nettamente i migliori di questa stagione. Alla faccia della matricola!

C come... Caserta
Un'annata, quella della Juve, che definire "travagliata" sarebbe come farle un complimento. La società campana è partita con tanti problemi (e debiti) sul groppone, riuscendo comunque a disputare una grande inizio di stagione, contro ogni più rosea aspettativa. Nelle prime dieci partite la formazione di coach Sandro Dell'Agnello ne ha vinte addirittura 7, perdendone però ben 15 nelle successive 20 giornate. Un disastro di stagione, altalenante sia in campo che dietro la scrivania della società. Ora la squadra rischia di non iscriversi al prossimo campionato di A, quale sarà il destino della gloriosa Juvecaserta?

D come... Dominique
I due fenomeni di nome Dominique, Johnson e Sutton, che hanno rispettivamente risollevato le stagioni di Varese e Trento, diventandone i leader offensivi. I due, arrivati entrambi a stagione in corso, hanno dominato la scena a suon di canestri e carisma a palate. Johnson ha chiuso l'annata come miglior marcatore della Openjobmetis a 17.6 punti di media in 19 partite giocate, così come Sutton è divenatato il primo violino dell'orchestra di coach Maurizio Buscaglia con i suoi 15.7 punti (44% dall'arco) e 7 rimbalzi di media nelle 15 gare disputate in regular season, per non parlare delle prestazioni nei playoff!

E come... Enel
Notizia delle ultime settimane, Enel non è più disposta a sponsorizzare la New Basket Brindisi della famiglia Marino ed il futuro della società pugliese è a rischio, come più volte affermato dal presidente Nando Marino. Più che della stagione 2016-'17, questa è una news che riguarda il futuro del club brindisino ma citarlo diventa inevitabile, anche a fronte delle ultimo campionato disputato da Phil Goss e compagni, che per poco non sbattevano fuori Milano al primo turno in Coppa Italia, oltre a sfiorare l'accesso alla post season. Vedere scomparire questa bella realtà sarebbe davvero molto doloroso per tutti gli appassionati di pallacanestro. Forza Brindisi, non mollare.

F come... fallimento (Olimpia Milano)
Questa stagione passerà alla storia come il flop più clamoroso dell'era Armani e, forse, anche della storia dell'Olimpia Milano. Non è l'unico, ce ne sono stati altri ma questo, rapportato al budget investito ed alle aspettative di inizio stagione, è sicuramente il fallimento più rumoroso. L'EA7 doveva "ammazzare" il campionato ma è finita con il sedere per terra, eliminata con un pesantissimo 4 a 1 dalla meno quotata Trento, senza neanche accedere ad una Finale Scudetto che - per usare un eufemismo - era "ampiamente alla portata" dalla squadra di coach Jasmin Repesa.

G come... Grissin Bon Reggio Emilia
Stagione strana, complicata ben oltre i pronostici iniziali. Che la Reggiana avesse potuto faticare parecchio - dopo gli addii importanti di Lavrinovic, Veremeenko, Silins e Kaukenas - era comprensibile fin da subito, ma le promatiche sono state troppe. Un anno di continui sali e scendi, stravolto ancora di più dal ritorno in squadra di Rimantas Kaukenas che (e non ci vengano a dire il contrario) ha sicuramente cambiato gli equilibri dello spogliatoio biancorosso, oltre che non permettere all'ambiente reggiano di chiudere definitivamente con il passato. Si doveva iniziare un nuovo ciclo, con gli italiani ancora più al centro del progetto, si è fatto ma soltanto in parte. L'anno prossimo ci sarà davvero un nuovo ciclo ma il tutto avverrà con un anno di ritardo.

H come... Hogue, Dustin Hogue
Il giocatore dell'Aquila ci ha confermato ancora una volta come la pallacanestro di oggi vada in un'altra direzione rispetto a quella del passato, fatta di lunghi atipici, rapidi e scattanti. Hogue, dall'alto dei suoi 198 cm, ha dimostrando come ormai l'altezza di un pivot non conti neanche più di tanto. Il classe '92 ha disputato una post season favolosa, passando dai 9.4 punti e 6.6 rimbalzi di media in stagione regolare, ai 13.5 e 7.7 dei playoff, con punte massime di 23 punti e 13 rimbalzi.

I come... Iannuzzi, Antonio Iannuzzi
Il lungo ex Omegna è stato il giocatore rivelazione del campionato, alla sua prima stagione da in Serie A, dopo essere andato in panchina dieci volte tra Avellino e Siena, senza però mai scendere in campo. Iannuzzi, come nel caso di Hogue, è andato in crescendo, passando dai 8.5 punti e 4 rimbalzi di media della regular season (soltanto 6 volte in quintetto su 30 partite), ai 10.5 punti e 6.3 rimbalzi di media dei playoff, nella serie contro Milano, giocata da titolare inamovibile.

L come... Luca Vitali
Il più grande dei fratelli Vitali, quest'anno in quel di Brescia, si è confermato come il miglior playmaker italiano attualmente in circolazione. Un regista puro come pochi, capace di trovare qualsiasi compagno di squadra, anche in situazioni difficili con la difesa avversaria schierata alla perfezione. Il miglior assist man del campionato, chiude il 2016-'17 con 7.1 assist di media ad allacciata di scarpa, stracciando ogni record con due prestazioni da 18 assist contro la Vanoli Cremona prima (sua ex squadra) e contro Pesaro poi. Un record che potrebbe rimanere imbattuto per molti, molti anni.

M come... Marcus Landry
"Emme" anche come MVP del campionato, è lui il miglior giocatore della stagione 2016-'17, premiato da Legabasket nonostante la candidatura di Joe Ragland della Scandone. Landry ha chiuso l'annata in cima alla classifica dei bomber, segnando quasi 20 punti a partita. Queste le sue cifre: 19.6 punti di media (high 32), con il 50% esatto da due ed il 40.1% dall'arco.

N come... Norvel Pelle
Il centro caraibico della Openjobmetis Varese è stata una delle rivelazioni del campionato, chiuso come miglior stoppatore del toneo. Di media, 2 abbondanti a partita, con un picco di 7 in una sola gara. 7 contro la corazzata Olimpia Milano, senza dimenticare le 6 nel derby contro Cantù all'andata.

O come... Orlandina
Al contrario dell'altra "O" (Olimpia), l'Orlandina ha disputato la sua miglior stagione di sempre, con un budget ridottissimo e con delle aspettative iniziali che la davano come possibile squadra retrocessa. In fondo alla classifica, Capo d'Orlando, non ci è mai stata, anzi. Per diverse settimane il club siciliano ha mantenuto la quarta posizione, salvo poi rischiare di rimanere fuori dai playoff, complice anche la partenza di Bruno Fitipaldo. Nonostante la partenza del "mitragliatore" sudamericano, l'Orlandina se l'è sempre giocata alla pari con tutti, dando anche del filo da torcere a Milano nel primo turno di playoff, vincendo gara-1 dei quarti di finale al Forum di Assago.

P come... Pistoia
Stagione sorprendente quasi quanto quella di Capo d'Orlando, fatta di 13 vittorie casalinghe su 15 partite di regular season. Il "PalaCarrara" ha trasmesso emozioni a tutta Italia, arrendendosi soltanto in due situazioni, contro due grandi squadre come Sassari e Venezia. Al centro del miracolo Pistoia c'è soltanto un uomo: Vincenzo "El Diablo" Esposito, eletto miglior coach dell'anno.

Q come... Quarta, Denis Quarta (arbitro)
Giovane fischietto della Serie A, anni 37, tra i migliori della stagione. Lo scorso ottobre è stato nominato coordinatore per il Settore Giovanile CIA per l'anno 2016-2017.

R come... Ragland, Joe Ragland
Stagione pazzesca la sua, per noi il premio di MVP della stagione sarebbe dovuto andare a lui, senza alcun dubbio. Il miglior giocatore del campionato, dominante come pochi. Tra i migliori playmaker dei principali campionati europei, merita una chiamata da una big d'EuroLega. 17.6 punti, 3.6 rimbalzi e 5.1 assist di media in regular season, nei playoff invece (nonostante la morte del fratello che lo ha comprensibilmente scosso) ha chiuso con un leggero aumento di assist, 5.3 a partita, e 17 punti abbondanti in 8 gare disputate. Numeri super, considerando anche il grave lutto familiare.

S come... Scandone Avellino
Con l'eliminazione prematura di Milano dai playoff, la Sidigas sembrava la favorita numero uno alla vittoria dello Scudetto, traguardo alla portata del fortissimo roster plasmato dal buon Nicola Alberani. Niente tricolore, resta comunque un'ottima stagione, il ruolo di "anti-Milano" per tutto il campionato l'ha forse condizionata mentalmente ma è un'annata da considerare più che positiva.

T come... Trento
Stagione leggendaria dell'Aquila, pianificata e gestita da un grandissimo allenatore come coach Maurizio Buscaglia, il migliore nel far "rendere" i propri giocatori, riuscendo a far fruttare il top da squadre (sulla carta) comunque modeste. Questa stagione, a Trento, se lo ricorderanno per sempre, così come questi giocatori. Una post season eroica, disputata alla grande nonostante gli infortuni di Filippo Baldi Rossi, Devyn Marble e Riccardo Moraschini. In sette (escludendo il comprimario Luca Lechthaler) stavano per compiere un miracolo senza precedenti, onore a loro.

U come... Umeh, Michael Umeh
C'entra ben poco con la stagione 2016-'17 di Serie A, ma andate voi a pescarne uno con la lettera "U". Restiamo comunque in tema perché il folletto di Houston ha portato la Virtus di nuovo nel massimo campionato italiano, dopo un solo anno di purgatorio, dove è scivolata invece la Vanoli Cremona (retrocessa sul campo). Bentornata Virtus, una piazza storica ed importante come Bologna ci era mancata.

V come... Venezia
E non potrebbe essere altrimenti, la "V" è tutta della Reyer, vincitrice dello scudetto 2016-'17, il terzo della sua storia. Una stagione meravigliosa, sia in campionato che in FIBA Champions League (con la qualificazione alla Final Four), conclusa nel migliore dei modi. Successo meritatissimo!

Z come... Zurleni, Federico Zurleni
Il direttore generale di Legabasket ha avuto un finale di stagione decisamente discusso e turbolento. Ma il giovane dirigente della Lega sembra prossimo al rinnovo, nonostante le voci de La Gazzetta dello Sport che lo davano lontano dalla poltrona di "DG".

A cura di Alessandro Palermo