Lega A - Fiat Torino, la quiete dopo la tempesta

Lega A - Fiat Torino, la quiete dopo la tempesta

Un mese sopra i carboni ardenti finito con un sorriso. Il percorso della Fiat Torino, dalla sconfitta di Varese al trionfo di Firenze è una di quelle storie all'americana da filmone, ed è anche la dimostrazione di come la realtà possa superare la fantasia. Tre allenatori diversi, dalle dimissioni di Banchi alla promozione di Galbiati passando per l'interregno di uno spaesato Recalcati. Uno sponsor che veniva dato dalla stampa in odor di fuga, l'andirivieni di giocatori più o meno con il broncio dopo (presunte) litigate nello spogliatoio - compresi un Deron Washington promesso alla Virtus Bologna e la coppia Boungou Colo/Vander Blue che ha dato quella imprevedibilità ed energia che ha spiazzato gli avversari -, un passo indietro clamoroso della famiglia Forni che, si sussurra, sia stata ben attenta a non farsi vedere più nel luogo del delitto durante tutta la Coppa Italia...

Come d'incanto la vittoria. Nella più totale tranquillità di chi non aveva nulla da perdere, nella supponenza di una Venezia troppo forte per essere vera, nella doppia certezza di Cremona e Brescia di avere una marcia in più che ha fatto loro paura quando l'andamento delle due gare gliel'ha tolta e ci ha evitato una finale da libro Cuore con la sfida tutta interna alla famiglia Sacchetti. Nelle mani di un Mazzola ferrarese qualsiasi che diventa un Valentino torinese. Nel recupero in extremis di un Atripaldi che almeno come portafortuna funziona ancora - oltre a rimettere le distanze tra proprietà e squadra. Nelle parole di un incredulo Galbiati che, padellata una sala stampa il sabato (Non ci ho capito nulla...) non si prepara il discorso per la domenica. Genuino.

Lunedì a Torino. Epico l'arrivo in stazione, se, come ricorda La Stampa, è dal 1938 e dalla Nazionale di calcio di Pozzo che non si ripresentavano scene simili a Porta Susa. Poi, da oggi settimana di libertà per tutti. Galbiati a Vimercate in famiglia, Vujacic negli States, a finire le pratiche del passaporto americano, come Patterson, a rimuginare sugli avvenimenti e a decidere il proprio futuro. Massimo Feira parla del main sponsor in questi termini: "In realtà il nostro rapporto non è mai stato un problema. E' sempre stato equilibrato. Loro hanno monitorato la situazione, senza anticipare alcuna conclusione". La preoccupazione più grande sembra essere il ritorno in campionato. Si riprenderà il 4 marzo in casa con Capo d'Orlando, ma essendo giorno di elezioni gli ospiti hanno chiesto di anticipare alle 12.30 per poter votare, e la Lega dovrà prendere una decisione in merito.